Energia elettrica e soluzioni innovative per le città del futuro

L’energia nelle Smart City: innovazione e sostenibilità

Le città continuano a crescere, con diverse conseguenze, molte delle quali concorrono all’aumento dell’impatto ambientale della vita dei centri urbani. Riconosciuta la necessità di “fare qualcosa” molte città si sono dimostrate proattive nella ricerca di soluzioni alle problematiche ambientali, ma anche sociali ed economiche, tanto che il mercato delle Smart City oggi vale miliardi di dollari ed è in continua crescita. Uno dei grandi problemi da affrontare è quello dell’energia.

Parlare di Smart Energy significa parlare anche di evoluzione tecnologica, tanto che negli ultimi anni si registrano valori decisamente positivi nel mercato delle Information and Communication Technology (ITC). La tecnologia ha permesso lo sviluppo di sistemi per il monitoraggio dei consumi, per la regolazione degli impianti, per l’efficientamento degli edifici e per una distribuzione più efficace.

Gli sforzi delle amministrazioni, ma anche delle aziende, toccano l’intero sistema energetico, dalla produzione, fino alla distribuzione e poi al consumo dell’utente finale. Anche nel nostro Paese sono migliaia i Comuni che hanno installato impianti per la produzione di energia rinnovabile e sono sempre più anche gli Smart Building e gli utenti che monitorano i propri consumi. Ecco alcuni ambiti in cui si continua – e si continuerà – ad innovare quando si parla di energia.

Fonti rinnovabili e storage

Sono passati anni ormai dai primi impianti per l’energia rinnovabile e, con il tempo, la tecnologia è diventata sempre più efficiente ed anche economicamente accessibile.

Ma c’è ancora spazio per l’innovazione e si aprono principalmente due temi: da un lato la ricerca di sempre maggior efficienza degli impianti, dall’altro la possibilità di accumulare l’energia prodotta.

Per quanto riguarda il primo tema, sono diversi gli esempi di innovazioni recenti, tra cui i pannelli fotovoltaici bifacciali, le celle solari trasparenti, l’eolico off-shore galleggiante, che cercano sia performance eccellenti, che nuove applicazioni. A queste e ad altre innovazioni, si aggiungono sempre più soluzioni “originali” per produrre energia pulita, ad esempio dalle piante o dalle vibrazioni delle persone in discoteca.

Per quanto riguarda l’accumulo dell’energia prodotta, invece, oggi sono davvero tantissime le aziende impegnate nello sviluppo dello storage, fondamentale per un sistema in cui l’autoproduzione diventa protagonista. Le “batterie” permetterebbero di rendere molto più flessibili le energie rinnovabili, che per natura sono imprevedibili.

energia decentralizzata per le città del futuroSistemi decentrati e produzione diffusa

Se l’energia può essere autoprodotta e stoccata, significa che il tradizionale sistema di distribuzione dell’energia verrà rivoluzionato.

La produzione diventa decentrata e diffusa, il consumatore è a sua volta un produttore e nascono le Smart Grid. In questo modo si supera lo schema attuale che vedi grandi poli centralizzati di distribuzione al resto del territorio, ma si arriverà a tantissimi punti di produzione, più o meno piccoli, che producono e utilizzano energia, immettendone anche in rete.

L’energia negli edifici intelligenti

Gli edifici sono responsabili di una grande fetta di consumo dell’energia e allo stesso tempo di emissioni di CO2. Non stupisce, quindi, che le innovazioni in ambito di Smart Building siano moltissime e in continua evoluzione. Si parla anche NZeb, ovvero di edifici il cui fabbisogno energetico è prossimo allo zero. Sensori per la qualità dell’aria o per il livello dell’illuminazione, applicazioni per il monitoraggio dei consumi e delle perdite energetiche, elettrodomestici connessi, sistemi per il controllo da remoto degli impianti, sono solo alcune delle cose che stanno man mano trasformando gli edifici.

IoT, Big Data e IA

L’energia è sempre più “digitale” e anche in futuro la tendenza sarà questa. Grazie allo sviluppo dell’IoT è possibile raccogliere e gestire tantissimi dati, che permetteranno un utilizzo dell’energia sempre più efficiente. In questo modo è più semplice il controllo di sistemi complessi, in cui dispositivi e utenze sono connesse a internet.

Si parla già di termostati intelligenti o illuminazione intelligente e, nei prossimi anni, si spingerà sempre più in questa direzione. Infatti, grazie alla condivisione e all’analisi costante dei dati, è possibile individuare sprechi, prevedere e organizzare la manutenzione, rilevare guasti o anomalie e rendere la rete più efficiente, stabile e sicura. Cresce, infine, anche l’applicazione dell’intelligenza artificiale, che può aiutare nel monitoraggio e nella gestione della catena di approvvigionamento e distribuzione di energia.

A Pechino, il nuovo aeroporto si illumina con Performance iN Lighting

A Pechino è stato inaugurato l’aeroporto internazionale Daxing, un hub che si appresta a diventare il più trafficato al mondo, e che si caratterizza per le più moderne tecnologie innovative installate, tra cui un impianto di illuminazione efficiente a tecnologia LED che assicura le condizioni di sicurezza e aiuta a ridurre i costi energetici.
Il nuovo aeroporto sarà in grado di gestire fino a 72 milioni di passeggeri all’anno entro il 2025.

L’edificio del terminal, progettato dagli architetti dello studio Zaha Hadid Architects trae ispirazione dall’architettura tradizionale cinese, è costituito da un corpo centrale da cui si irradiano sei bracci, dei quali cinque ospitano le aree di imbarco e uno connette il terminal all’area esterna. Gli spazi esterni sono stati progettati dallo studio di design di Hong Kong Lead 8.

PIL_ZHA_Beijing Daxing Int Airport_©Hufton+Crow

Sicurezza ed efficienza targata Performance iN Lighting

Per l’illuminazione dell’area esterna e dei parcheggi sono stati scelti i proiettori professionali di Performance iN Lighting altamente performanti e tecnologicamente efficienti che grazie alla versatilità di montaggio e la gamma di ottiche rispondono alle esigenze di strutture molto complesse come gli aeroporti.

L’illuminazione è un elemento che può supportare nella riduzione dei costi, nell’efficienza operativa, nella sicurezza e nella sostenibilità.

Il progetto illuminotecnico ha previsto l’installazione di oltre 2400 proiettori professionali a LED in grado di garantire elevate condizioni di visibilità e sicurezza ai passeggeri e riduzioni dei costi operativi e riduzione dell’impatto ambientale. I livelli di illuminamento sono conformi a quanto previsto dalla normativa.

Con questa soluzione Performance iN Lighting è in grado di garantire gli elevati standard illuminotecnici e prestazionali richiesti da un progetto che si appresta a ridefinire il paradigma dell’aeroporto del futuro.

Un aeroporto all’avanguardia

Questo gioiello dell’ingegneria è unico al mondo tra gli aeroporti a terminal singolo in virtù delle dimensioni enormi (pari a 97 campi da calcio), del design innovativo e dell’attenzione alla progettazione che ha utilizzato tecnologie moderne efficienti in modo da essere totalmente ecosostenibile. I servizi forniti ai clienti, dalla gestione dei bagagli, fino ai check-in ed i controlli di sicurezza sfruttano tecnologie avanzate quali intelligenza artificiale e robotica.

High Power Charging: ridurre i tempi di ricarica delle auto elettriche

Riuscire a ricaricare un veicolo elettrico in pochi minuti è un prerequisito essenziale per un’ampia accettazione della mobilità elettrica. Che sia possibile realizzarlo, lo dimostra il progetto di ricerca presso la stazione di servizio sull’autostrada tedesca A8: il sistema di ricarica High Power Charging (HPC) raffreddato a liquido di Phoenix Contact.

Area di servizio con tecnologia High Power Charging

Area di servizio Autohof Jettingen-Scheppach sulla A8: la tecnologia High Power Charging (HPC) consente di ridurre drasticamente i tempi di ricarica delle auto elettriche

Studio sulla tecnologia High Power Charging

Al momento proprio una delle criticità legate alla ricarica di veicoli elettrici è proprio il tempo, nel luglio 2016 è stato avviato il progetto di ricerca FastCharge nel quale sono state testate capacità di ricarica fino a 450 kW con l’obiettivo di rendere l’attività di ricarica veloce e conveniente quanto il rifornimento di carburante.

Il progetto congiunto si è focalizzato sulla ricerca di tutti gli aspetti della ricarica High Power Charging con l’obiettivo di rendere disponibili le necessarie tecnologie nell’uso quotidiano.

Oltre all’aumento dei livelli di potenza utilizzati per la ricarica, sono state analizzate anche le basi ed i processi per il funzionamento dei sistemi di ricarica ultrarapida, incluso anche il processo automatico di riconoscimento e di fatturazione “Plug & Charge”, così importante per l’utente.

Il progetto triennale che copre tutti gli aspetti del processo di ricarica, promosso dal Ministero Federale dei Trasporti e delle Infrastrutture Digitali, ha coinvolto, in qualità di leader del consorzio, il gruppo BMW e le società Allego GmbH, Dr. Ing. h.c. F. Porsche AGm, Siemens AG e Phoenix Contact E-Mobility GmbH.

team progetto High Power Charging

Il team del progetto FastCharge con unità di potenza remota, colonnine di ricarica e veicoli di test di Porsche e BMW: Dr. Markus Göhring (Porsche), Frank Bauer (BMW Group), il project manager di FastCharge Stephan Elflein (BMW Group), Bernhard Pufal (Allego), Gerhard Oberpertinger (Siemens) e Robert Ewendt (Phoenix Contact)

Ricarica con veicoli di test

Per poter sfruttare al meglio questa efficiente infrastruttura di ricarica, sono necessari veicoli elettrici in grado di gestire elevate potenze e di immagazzinarle nelle loro batterie.

Nel progetto FastCharge, Porsche e BMW hanno fornito veicoli di test adatti allo scopo e dotati di potenti sistemi di raffreddamento dei pacchi batteria durante il processo di ricarica:

Più elevate sono la tensione e la corrente, più velocemente avviene il rifornimento di energia.

Ma la ricarica rapida non è priva di problemi: elevate correnti di ricarica producono molto calore. La nuova infrastruttura di ricarica FastCharge raggiunge tensioni fino a 920 Volt e fino a 500 Ampere, valori questi che sottopongono a uno stress elevato tutti i componenti dell’infrastruttura di ricarica coinvolti, compresa la batteria. Per contenere l’incremento di temperatura sulle parti conduttive, i componenti utilizzati per la trasmissione di energia vengono raffreddati.

Alimentazione in bassa tensione sufficiente per il funzionamento della stazione di ricarica

La stazione di ricarica si compone di un unità di potenza remota e di due postazioni equipaggiate con cavi di ricarica High Power Charging (HPC). L’unità remota – permanentemente connessa a una linea di alimentazione in bassa tensione – contiene i moduli elettronici di potenza che alimentano entrambe le postazioni, la prima da 175 kW e la seconda da 450 kW.

Nonostante le elevate potenze, non è stato necessario implementare un complesso collegamento in media tensione per alimentare la stazione di ricarica in quanto la linea di alimentazione in bassa tensione si è rivelata sufficiente a ricaricare contemporaneamente due veicoli alla massima potenza.

Le postazioni di ricarica (installate da Allego) utilizzano i connettori di ricarica CCS (Combo) Tipo 2, lo standard europeo per la ricarica rapida.
La stazione di ricarica è in grado di ricaricare tutti i veicoli equipaggiati con la presa CCS Tipo 2 in quanto la sua elettronica di controllo è in grado di adattarsi ai livelli di potenza richiesti dal BMS (Battery Management System -bilanciamento e controllo) del veicolo.

Grande autonomia con tempi di ricarica brevissimi

Con i cavi di ricarica HPC raffreddati a liquido di Phoenix Contact, utilizzati nel progetto FastCharge, è possibile ricaricare pacchi batteria alimentabili a 400 V e 800 V, in funzione del modello di veicolo elettrico disponibile. I tempi di ricarica rapida di un’auto elettrica stanno diventando sempre più simili a quelli di un rifornimento di carburante di un veicolo convenzionale.

colonnine di ricatica High Power Charging HPC

Connettore di ricarica HPC di Phoenix Contact: i veicoli elettrici si ricaricano comodamente in pochi minuti

L’avanzata tecnologia di ricarica consente di ricaricare la batteria delle auto elettriche con una corrente di 500 Ampere in modo continuo – impiegando sostanzialmente lo stesso tempo necessario per una breve pausa caffè.

Durante lo sviluppo della tecnologia HPC, Phoenix Contact non ha solamente realizzato un sistema in grado di offrire le massime prestazioni richieste, ma, realizzando un passa-parete dedicato, ha anche considerato le necessità dei propri clienti agevolando la loro attività nella fase di realizzazione della stazione di ricarica. Grazie a ciò i tempi di allestimento di una stazione di ricarica High Power Charging sono similari a quelli di una stazione di ricarica elettrica convenzionale.

A differenza delle stazioni di ricarica “High Power” convenzionali, la tecnologia HPC di Phoenix Contact utilizza un sistema di raffreddamento a liquido intelligente per evitare il surriscaldamento dei connettori e dei cavi di ricarica. L’impiego di un’ecologica miscela acqua-glicole come liquido di raffreddamento semplifica notevolmente la manutenzione del circuito di raffreddamento, questo perché è possibile utilizzare un sistema semiaperto rispetto ai sistemi di raffreddamento chiusi con raffreddamento ad olio, che, al contrario, richiedono molta manutenzione.

Sensori nel connettore di ricarica per la massima sicurezza

I cavi di ricarica nelle stazioni pubbliche sono solitamente esposti a forti sollecitazioni meccaniche, ad esempio quando vengono lasciati cadere o calpestati. La parte del connettore più soggetta a questi stress meccanici è quella frontale. Il connettore HPC di Phoenix Contact è stato sviluppato in modo da consentire una rapida sostituzione della parte plastica frontale e dei contatti di potenza. In caso di danneggiamento, la riparazione è quindi semplice e veloce, in modo da ridurre al minimo i tempi di fermo delle stazioni di ricarica e contenere i costi di manutenzione evitando costose sostituzioni dell’intero cavo.

La sicurezza è una priorità per Phoenix Contact e per questa ragione all’interno dei connettori HPC sono stati integrati numerosi sensori per monitorare una serie di variabili con l’obiettivo di prevenire eventuali situazioni di pericolo. Tutte queste le informazioni vengono memorizzate e trasmesse dal connettore HPC al sistema di controllo della stazione di ricarica che ha il compito, tra gli altri, di monitorare costantemente la temperatura per evitare il surriscaldamento delle parti conduttive.

Il cavo di ricarica HPC è certificato CE e soddisfa tutti i requisiti degli standard richiesti.

Le sfide affrontate nello sviluppo dell’High Power Charging

Una delle maggiori sfide affrontate da Phoenix Contact durante lo sviluppo del cavo di ricarica HPC è stata quella di renderlo il più leggero e maneggevole possibile, disegnando una particolare geometria del cavo raffreddato e contendo la sezione cablabile dei cavi DC.

Tutto ciò è stato possibile solo grazie ad un sistema di raffreddamento “intelligente” ed efficiente. Inoltre, i connettori HPC sono dotati di contatti argentati e un inserto porta-contatti che, grazie alle sue buone proprietà di conducibilità termica, funge anche da dissipatore di calore. Ciò si traduce in una stabilità termica particolarmente elevata con prestazioni di raffreddamento ottimali.

Area di servizio con tecnologia HPC

La stazione di ricarica di destra fornisce 450 kW, la seconda stazione (a sinistra) carica a 175 kW

I risultati ottenuti

Il progetto FastCharge Euro Rastpark Jettingen ha dimostrato che i veicoli elettrici possono essere utilizzati anche per percorrere lunghe distanze.

Con l’inaugurazione avvenuta a dicembre 2018 presso Jettingen-Scheppach in Baviera sull’autostrada A8 tra Ulm e Augsburg, il consorzio ha dimostrato la fattibilità di tempi di ricarica inferiori a tre minuti per i primi 100 chilometri di autonomia. Occorrono solo 15 minuti per passare da uno stato di carica (SOC – state of charge) del 10% a uno dell’80%, ovvero per una batteria quasi completamente carica.

I partner del consorzio hanno operato in perfetta sinergia, mettendo a disposizione le rispettive competenze e tecnologie durante la breve durata del progetto, dando un contributo importante all’accettazione dei veicoli elettrici. In futuro non ci vorranno più ore, ma solo pochi minuti per la ricarica di un veicolo elettrico prima di riprendere il viaggio.

Emissioni zero per 13 edifici di Schneider Electric

Schneider Electric ambisce a tagliare drasticamente le emissioni di anidride carbonica prodotte dalle proprie attività, adottando azioni in linea con la strategia Science Based Targets per contenere l’aumento della temperatura media globale entro gli 1,5 °C. In un solo anno, il Gruppo ha ridotto di 130.000 tonnellate le sue emissioni di CO2 diminuendole del 22% (2018 vs 2017). A inizio ottobre 2019, Schneider Eletric ha dichiarato che 13 sedi del suo gruppo sono state trasformate in edifici a emissioni nette zero (net zero carbon) grazie all’utilizzo delle soluzioni EcoStruxure e alla gestione digitale dell’energia.

Pienamente operativi, ma con emissioni zero

EcoStruxure utilizzato nell'impianto produttivo di Monterrey, MessicoSono quindi 13 gli edifici che possono essere classificati come “net zero carbon”: secondo l’organizzazione World Green Building Council, gli edifici “net zero carbon” sono altamente efficienti dal punto di vista energetico e sfruttano le energie rinnovabili.

Una ulteriore dimostrazione dell’efficacia di EcoStruxure, un’infrastruttura che consente di mantenere un’elevata operatività senza emettere anidride carbonica.

Il settore delle costruzioni e della gestione degli edifici ha un ruolo chiave nella riduzione della temperatura media globale, poiché è responsabile di circa il 30% delle emissioni di gas serra e del consumo di energia.

Un edificio a emissioni nette zero è una struttura ad alta efficienza energetica, che usa per tutte le sue esigenze fonti energetiche rinnovabili – disponibili sul posto o distribuite – per operare a zero emissioni nell’arco dell’anno.
Ad oggi, sono ben tredici le sedi di Schneider Electric in Cina, Europa e Nord America che possono vantare queste caratteristiche. Si tratta di edifici in cui la gestione dell’energia è stata digitalizzata grazie all’uso di EcoStruxure Power e EcoStruxure Building.

Risultati costanti per la sostenibilità

Negli ultimi 10 anni Schneider Electric è riuscita a ottenere a livello mondiale un risparmio energetico del 30% grazie al programma dedicato Schneider Energy Action. Ben il 45% delle attività operative di Schneider Electric sono attualmente (ottobre 2019) alimentate con elettricità prodotta da fonti rinnovabili.
In occasione dell’Innovation Summit, Schneider Electric ha annunciato il proprio ingresso come membro del consiglio di direzione della Regional Chamber del World Green Building Council per l’area Asia-Pacifico.

I più recenti edifici net zero carbon di Schneider Electric

Regolare la temperatura di casa: ci pensa Nea Smart 2.0 di Rehau

Nea Smart 2.0 è la nuova generazione di termostati Rehau dotati di funzionalità intelligenti per la regolazione efficiente della temperatura negli impianti di riscaldamento e raffreddamento radiante. Pensato per soddisfare le esigenza di climatizzazione tanto nelle nuove costruzioni quanto nelle ristrutturazioni, Nea Smart 2.0 è adatto sia per la funzione di semplice regolazione della temperatura ambiente, sia per soluzioni complesse in grado di gestire fino a 60 ambienti, che comprendono la regolazione della mandata e il collegamento con i deumidificatori per il controllo del punto di rugiada e del comfort ambientale.

Nea Smart 2.0 di Rehau si adatta a ogni ambiente

Termostato Rehau NEA SMART 2.0 neroNea Smart 2.0 è disponibile in versione wireless e cablata per garantire la massima semplicità e flessibilità di montaggio, persino con installazioni miste. Il modulo di controllo centrale, infatti, integra una tecnologia ibrida che permette la connessione di entrambe le tecnologie (bus e senza fili) senza la necessità di installare componenti aggiuntivi.

Per questo si distingue non solo per le nuove installazioni, ma anche per gli eventuali aggiornamenti futuri. Anche la messa in funzione del sistema trae vantaggio da una pratica programmazione a livello centrale dei termostati, consentendo di eseguire l’operazione comodamente tramite smartphone, tablet oppure PC grazie all’interfaccia standard (LAN/WLAN) e di compensare un eventuale insufficiente bilanciamento idraulico dei circuiti, riducendo le lunghe attività legate alla regolazione del riscaldamento.

Fino al 20% di risparmio sulla bolletta

Installazione Nea Smart 2.0 RehauCome la maggior parte dei dispositivi domotici, Nea Smart 2.0 di Rehau è pensato per massimizzare il comfort abitativo riducendo nel contempo i consumi. Offre infatti una regolazione flessibile e assicura un risparmio energetico fino al 20% imparando dalle abitudini di climatizzazione e di utilizzo degli utenti per evitare sprechi.

Si adatta automaticamente alle abitudini degli occupanti, consentendo di ottenere il massimo comfort in ciascuna stanza, senza alcuna preoccupazione: attraverso la tecnologia Geofencing, riconosce ad esempio se gli abitanti sono in casa o sulla strada del ritorno, regolando la temperatura di conseguenza, ed è in grado di determinare se c’è una finestra aperta percependo una diminuzione improvvisa della temperatura ambiente, e di spegnere quindi il riscaldamento temporaneamente per risparmiare energia.

Naturalmente l’utente può intervenire manualmente in qualsiasi momento per impostare la temperatura desiderata (anche attraverso il comando vocale di Amazon Alexa) e controllare il sistema tramite smartphone.
Oltre alla possibilità di gestire le impostazioni della climatizzazione, la App di Nea Smart 2.0 permette di monitorare l’energia utilizzata e di informare l’utente sullo stato dell’impianto, di usufruire degli aggiornamenti e, come optional, della manutenzione software da remoto, consentendo di adattare le impostazioni in modo rapido ed efficace, evitando l’uscita dei tecnici.

Energia verde da Solarwatt per l’elettrica I-Pace di Jaguar

Jaguar ha presentato al recente International Motor Show IAA di Francoforte il proprio SUV (segmento C) I-Pace, un veicolo completamente elettrico ad elevata autonomia e capace di ricaricarsi in circa un’ora. Ad alimentare questa vettura sulla pista di prova nell’area espositiva provvede un impianto fotovoltaico prodotto in Germania che fornisce energia verde al 100%. Una dimostrazione sul campo per tutti coloro che sono interessati alla guida ecologica e alla possibilità di voltare pagina, lasciandosi dietro le spalle le auto alimentate con combustibili fossili.

Con I-pace, il futuro di Jaguar è elettrico

Jaguar I-PaceFedele allo slogan “Guidare domani”, il Motor Show di Francoforte di quest’anno è stato l’evento internazionale di riferimento per mostrare gli ultimi sviluppi nel settore della mobilità. Nel corso della manifestazione visitatori professionali e grande pubblico si sono riuniti per incontrare i principali protagonisti del settore, nonché i fornitori di servizi di mobilità innovativi, le aziende high-tech e le start-up di tutto il mondo.

L’impianto fotovoltaico utilizzato è di Solarwatt: composto da 50 moduli vetro-vetro, un EnergyManager e una batteria MyReserve da 12 kWh. La potenza generata dai moduli fotovoltaici carica l’auto elettrica direttamente tramite una apposita presa a muro (Wall Box). La batteria MyReserve carica la I-Pace anche quando il sole non è presente.

“Grazie al nostro impianto, Jaguar sta dimostrando che è possibile guidare veicoli eco-friendly eliminando al tempo stesso il costo della ricarica tramite rete elettrica. – conferma Detlef Neuhaus, Managing Director di Solarwatt – Con l’energia solare gratuita dell’impianto fotovoltaico, è possibile rispettare l’ambiente e risparmiare denaro”.

Positivi anche i riscontri di Christoph Löer, direttore marketing e PR di Jaguar Land Rover Germany GmbH: “Quando in Jaguar pensiamo alla mobilità elettrica, si va oltre il puro veicolo: con il sistema fotovoltaico vogliamo dimostrare ai visitatori della fiera che è possibile caricare la I-Pace nel rispetto dell’ambiente, comodamente in casa propria. Secondo noi il sistema fotovoltaico di Solarwatt è un modo perfetto per farlo”.

Come affrontano le utility la mobilità sostenibile

Fra le tante peculiarità della mobilità elettrica c’è il particolare legame fra il mezzo e il sistema di alimentazione. Fin qui, chi si è recato in una qualsiasi concessionaria per comprare un veicolo con motore a combustione non si è mai sentito proporre di collegare l’acquisto al rifornimento presso un determinato distributore o all’acquisto di una determinata marca di idrocarburi… Fra i tanti nuovi paradigmi della mobilità sostenibile c’è invece anche la correlazione spesso presente fra colonnina di ricarica e veicolo elettrico. In occasione di That’s Mobility 2019 non sono mancate le aziende che illustravano proposte in tal senso, una sorta di “chiavi in mano” per gli spostamenti a zero emissioni.

La mobilità sostenibile proposta da Iren

la proposta IrenGO per la mobilità sostenibileIrenGo è l’innovativa offerta per la mobilità elettrica del Gruppo Iren – ci spiega Mario Nicotera, il manager che si occupa dello sviluppo del progetto e-mobility IrenGo -. Il nostro è uno dei cataloghi più completi presenti attualmente nel panorama italiano della mobilità elettrica a zero emissioni. Con esso intendiamo rivolgerci a clienti privati, aziende/corporate ed enti pubblici, soggetti a cui spieghiamo che tutte le iniziative interne ed esterne di mobilità elettrica IrenGo si basano su una fornitura di energia elettrica 100% green proveniente dagli impianti idroelettrici del Gruppo”.

Un progetto per la mobilità elettrica, quello di IrenGo, partito nel 2017 e basato su un’offerta estesa alla clientela comprendente anche il noleggio a lungo termine di qualsiasi modello di vettura elettrica attualmente sul mercato grazie alla partnership con Arval. IrenGo vende poi direttamente una gamma completa di biciclette a pedalata assistita e presto l’offerta verrà estesa anche agli scooter e monopattini elettrici.

Una gamma completa di infrastrutture di ricarica

“Offriamo ai nostri clienti più opzioni per avere a disposizione un veicolo ad emissioni zero – prosegue Nicotera – e naturalmente il nostro catalogo comprende anche e soprattutto una gamma completa di infrastrutture di ricarica, colonnine per l’utilizzo in ambito pubblico e business, ma anche wall box da installare presso abitazioni private. Vendita di infrastrutture alla quale IrenGo affianca servizi di installazione e manutenzione”.

Quanto alle prospettive di mercato, il manager del gruppo Iren vede luci ed ombre: “Al momento la clientela con la quale lavoriamo di più è quella di tipo business. Per quanto riguarda i privati lo sviluppo è ancora frenato dai costi mediamente elevati di un veicolo elettrico piuttosto che dai frequenti problemi d’installazione delle colonnine all’interno dei condomini. Quanto agli enti pubblici, i problemi sono quelli tipici, dalla lentezza decisionale alla tempistica di pagamento, con i quali si raffrontano tutte le aziende che hanno a che fare con la pubblica amministrazione”.

colonnina di ricarica scame per Edison

La colonnina di ricarica Scame realizzata per Edison

Con Edison Energia più di 1500 installatori presenti sul territorio nazionale

Un’altra azienda presente sul mercato con un’offerta completa per la mobilità elettrica è Edison Energia. “Ci rivolgiamo sia ai clienti residenziali sia a quelli business – spiega Marco Curatolo della Divisione Mobilità Sostenibile di Edison – con la possibilità di noleggiare qualsiasi modello di auto elettrica ed acquistare un’infrastruttura di ricarica. Al riguardo proponiamo wall-box e colonnine realizzati da Scame e brandizzati, appunto, Edison”.

Per dirsi completa un’offerta deve comprendere anche i servizi, ed infatti Edison si muove in quest’ottica. “Il costo della infrastruttura di ricarica – prosegue Curatolo – comprende anche il sopralluogo preventivo, l’installazione standard piuttosto che specifica per particolari esigenze che vengono segnalate in precedenza. Per quanto riguarda il mercato residenziale l’installazione viene effettuata direttamente da Edison tramite una società controllata, denominata Assistenza Casa, che si porta dietro una rete di 1.500/1.600 installatori presenti sul territorio nazionale. Inoltre, se il cliente sottoscrive un contratto di fornitura con Edison per il primo anno la ricarica è gratis. A completare l’offerta c’è poi l’App di Edison che consente di geolocalizzare le colonnine pubbliche più vicine al proprio veicolo”.

Protezione sul lavoro: è arrivato il nuovo catalogo MEWA!

La nuova edizione del catalogo MEWA presenta più di 10.000 articoli per la protezione sul lavoro, articoli antinfortunistici e abbigliamento.

300 pagine – dedicate a calzature di sicurezza, guanti protettivi, abbigliamento, protezione della pelle e igiene e protezione delle vie respiratorie, degli occhi, dell’udito e della testa – per individuare la scelta giusta e più adatta per ogni esigenza e per ogni settore. Una selezione fra le principali marche e le ultime novità garantisce la qualità e la funzionalità necessarie per ottenere una protezione ottimale.

Un aiuto per trovare la scarpa perfetta

Cover catalogo Mewa 2020Il marchio Korsar presenta prodotti nuovi nei settori abbigliamento, calzature e guanti. Anche il produttore Elten ha ampliato la gamma di prodotti proponendo calzature antinfortunistiche di elevata qualità, adatte ai vari settori di attività, per una protezione ottimale. Per le calzature MEWA offre una consulenza personalizzata che si articola in tre fasi:

Grazie a questi tre passaggi sarà sicuramente possibile trovare la calzatura perfetta.

Personalizzazione dell’abbigliamento da lavoro

MEWA collabora anche alla personalizzazione dell’abbigliamento da lavoro offrendo una selezione di metodi e materiali per l’applicazione del logo aziendale e del nome dei dipendenti. Il servizio interno loghi e ricami conosce a fondo tutti gli aspetti della personalizzazione e offre la propria consulenza per realizzare un abbigliamento da lavoro uniforme.

Prodotti del catalogo MEWA anche online

Tutti i prodotti e i servizi proposti sono disponibili anche nel nuovo shop online, strutturato in modo funzionale, all’indirizzo buy4work.mewa.de. Bastano pochi click per scoprire e ordinare le migliori marche.

Energia e Smart City: la resilienza energetica

Il tema energetico è centrale nello sviluppo delle città futuro. Una città diventa intelligente nel momento in cui è in grado di integrare funzioni e tecnologie, offrendo servizi efficienti e innovativi in risposta alle esigenze dei cittadini, della città stessa e dell’ambiente.

I cambiamenti climatici, la crescita delle fonti rinnovabili, il costante aumento di richiesta energetica, richiedono soluzioni per un sistema energetico che sia sempre più sostenibile, sicuro e adattabile al contesto.

Tra i principali problemi da affrontare in ambito energetico c’è sicuramente quello della riduzione dei consumi, ma non è l’unico. Infatti, a fianco dello sviluppo di soluzioni e pratiche che favoriscono risparmio ed efficienza energetica, cresce anche la necessità di garantire sicurezza e continuità dei servizi energetici.

Che cos’è la resilienza energetica

Mentre esiste ormai una visione chiara e completa del concetto di risparmio energetico, è stato meno approfondito il tema della resilienza energetica. La resilienza è un concetto che spesso viene applicato in diversi ambiti ed indica la capacità di qualcosa di adattarsi, ovvero a resistere a cambiamenti, trasformazioni ed eventi più o meno disastrosi. Lo stesso concetto viene, quindi, applicato in ambito energetico, dove i costanti cambiamenti rendono necessario lo sviluppo di soluzioni sicure, affidabili e allo stesso tempo sostenibile. L’importanza della resilienza energetica deriva principalmente da alcuni fattori, tra cui l’utilizzo sempre più diffuso delle fonti rinnovabili, che permettono di ridurre le emissioni di CO2, anche se sono meno prevedibili.

Proprio per questo è necessario poter assicurare una rete di distribuzione adeguata, in grado di risolvere il problema dell’aleatorietà della produzione energetica. Inoltre, le città stesse cambiano e c’è sempre una più spiccata attenzione al tema della sostenibilità ambientale.

La richiesta di energia cresce sempre di più, ma in una Smart City è necessario produrre l’energia richiesta in modo più efficiente e sostenibile.

Inoltre, le attività umane dipendono sempre di più dalla produzione di energia ed eventuali inefficienze o interruzioni del servizio, potrebbero provocare anche grossi disagi. Infine, un ultimo aspetto importante da considerare è il cambiamento tecnologico che ha investito il settore dell’energia. Una Smart City è una città intelligente, dove anche l’energia diventa digitale e proprio per questo si apre il tema della sicurezza. Raccolta e scambio di dati, sistemi connessi, digitalizzazione, offrono dei grandi vantaggi e permettono di trovare risposta ad alcuni dei temi affrontati prima, ma richiedono necessariamente attente misure per garantire la sicurezza della rete.

le fonti rinnovabili richiedono un sistema energetico efficiente

Soluzioni per la resilienza

Le soluzioni che garantiscono la resilienza energetica nelle città del futuro, probabilmente esistono già, ma non sono ancora prese in considerazione in modo organico.

Manca, in sostanza, una visione complessiva del tema, che porti allo sviluppo di progetti integrati, che lavorando su più fonti permettano risultati soddisfacenti. Gli obiettivi da perseguire, per riassumere, riguardano la riduzione della dipendenza di energia da fonti fossili e prodotta esternamente, favorire lo sviluppo di una rete sostenibile, intelligente ed efficiente e la riduzione di possibili guasti o pericoli relativi al sistema di distribuzione.

Tra le soluzioni utili agli scopi, già oggi presenti, ci sono i sistemi di accumulo per aumentare l’indipendenza energetica e favorire l’uso di fonti rinnovabili; la creazione di Smart Grid, ovvero reti elettriche intelligenti che permettono uno scambio sicuro di energia leggendo le effettive esigenze degli utenti e rifornendo quando e dove serve. Anche la diffusione di reti intelligenti e più resilienti, aiuta a risolvere le problematiche relative alla variabilità della produzione energetica da fonti rinnovabili. Infine, sono sempre più importanti le applicazioni che favoriscono la sicurezza informatica, garantendo la privacy e la difesa da attacchi informatici. Di ogni sistema è necessario fare sempre un backup e i dati sono sempre più spesso gestiti in Cloud, per assicurare una migliore condivisione.

 

Videosorveglianza a tripla azione per una casa più sicura

Immagina un sistema di videosorveglianza che protegge la tua casa parlandoti in ogni momento, ovunque ti trovi, garantendo la possibilità di intervenire in tempo reale. Questa è la sicurezza secondo VUpoint NVR, la nuova soluzione di Risco Group che combina video verifica live, registrazione e allarme, pensata per applicazioni residenziali e aziende di piccola-media dimensione.

Cloud, video live e notifiche: cosa rende VUpoint NVR così speciale?

La tecnologia P2P di VUpoint NVR abilita installazioni plug & play e ne consente la completa integrazione con i sistemi di sicurezza professionali Risco connessi al cloud.

In ottica di comfort per i clienti e semplicità di utilizzo, la soluzione può essere gestita direttamente tramite l’app iRISCO (iOS e Android), che supporta le seguenti funzionalità:

La vera novità riguarda tuttavia la comunicazione con l’utente: rispetto alle soluzioni TVCC tradizionali, che supportano live view e playback di quanto registrato, la soluzione di videosorveglianza smart garantisce anche l’invio di notifiche push in tempo reale ai dispositivi mobili degli utenti, con immagini e video di 30 secondi che facilitano il pronto intervento sul campo.

La nuova proposta di videosorveglianza smart garantisce sicurezza e privacy agli utenti

Sicurezza fisica e logica nella videosorveglianza Risco

VUpoint NVR integra video verifica, registrazione e allarme per la massima sicurezzaLa protezione di casa è garantita, ma quella dei dati? Nessun rischio, VUpoint NVR trasmette notifiche, clip video e immagini assicurando ridondanza di archiviazione, grazie alle avanzate garanzie di sicurezza e privacy. Il cloud vanta infatti un doppio livello di protezione, con cifratura dei dati sofisticata e credenziali di accesso variabili: questo esclude l’accesso alle telecamere delle figure non espressamente autorizzate.

Gli utenti possono inoltre contare su un efficiente back up degli allarmi su cloud – certificato ISO 27001 per la sicurezza delle informazioni –, e non corrono il rischio di perdere le prove in caso di furto o rottura dell’NVR. Quanto alla cyber security, protezione più che garantita grazie alla tecnologia di sicurezza con token di Risco.

VUpoint NVR conviene al cliente… ma anche all’installatore

“VUpoint NVR ridefinisce gli standard di sicurezza a tutto tondo – spiega Ivan Castellan, Branch Manager di Risco Group Italia -, garantendo affidabilità e protezione senza dimenticare la privacy.  Una soluzione che migliora l‘usabilità e l’esperienza dei prodotti Risco, anche dal punto di vista degli installatori: collegare le telecamere ONVIF e P2P è finalmente un processo semplice, veloce e plug & play, che non richiede alcuna configurazione di router”.

I sistemi supportano un hard disk fino a 6TB (non fornito) e sono disponibili in quattro modelli: 4 canali, 4 canali con 4 porte PoE, 8 canali con 8 porte PoE e 16 canali. La soluzione integrata vanta anche un’ampia varietà di componenti video e di allarme, offrendo ai professionisti la possibilità di personalizzare la soluzione di sicurezza sulle precise esigenze del cliente finale. Infatti, VUpoint NVR consente di connettere facilmente telecamere ONVIF di terze parti o la linea professionale VUpro di Risco senza alcuna configurazione del router, mentre gli installatori possono scegliere di adottare telecamere speciali o di riutilizzare telecamere IP esistenti, di qualunque marchio.

Collegare le telecamere e integrare il sistema Risco è un processo semplice, veloce e plug & play