Con oltre 1 milione di condomìni, molti dei quali “over 40”, l’Italia è senza dubbio terreno fertile per interventi di riqualificazione energetica in questa categoria di edifici, fortemente supportata anche dalle politiche fiscali con le detrazioni del 70% e del 75% previste dall’ultima Legge di Bilancio.
Un potenziale, quello della filiera legata all’energia nei condomìni, che se sviluppato con gli adeguati investimenti, comporterebbe una riduzione i consumi fino al 60% e notevoli benefici economici e occupazionali al comparto edile.
“Molti cittadini italiani vivono in grandi condomini costruiti negli anni ‘50, ‘60 e ‘70 nelle periferie senza alcuna attenzione agli aspetti energetici: su questi immobili non sono mai stati avviati interventi di efficientamento, che potrebbero invece far risparmiare fino al 60% dei consumi – ha sottolineato Federico Testa, presidente di Enea, in occasione dell’evento “Bonus condomini 2018: novità e opportunità”, ospitato nella propria sede romana -. I nuovi meccanismi introdotti dalla manovra finanziaria consentono a tutti, anche a coloro che non hanno capienza fiscale sufficiente o che ritengono di non essere in grado di utilizzarle, di cedere le detrazioni a chi decida di farsi carico degli interventi. Si capisce, quindi, la valenza energetica ambientale ed anche sociale di questo strumento di intervento su edifici e quartieri che sono spesso fra i più degradati del Paese”.
Riportando quanto emerso da alcuni audit, Enea conferma la concreta opportunità di risparmiare economicamente e ridurre i consumi di energia nei condomini.
Con gli ecobonus 2018 i cittadini possono investire di più in interventi di riqualificazione per ridurre i consumi di energia nei condomini italiani
Un tipico edificio popolare romano, costruito nel 1926 nel quartiere di San Lorenzo, richiede per esempio una spesa annuale, tra energia elettrica e gas metano, pari a 9.790 euro. Cifra che si potrebbe abbassare a 2.200 euro – un risparmio del 77% – grazie a interventi di efficientamento energetico. Inoltre, dall’analisi economica emerge che, a fronte di una spesa di 150.900 euro, si maturerebbero un incentivo pari a 102.630 euro, un ritorno dell’investimento di soli 6,4 anni e considerevoli risparmi in bolletta. Facendo leva su queste opportunità, il gruppo Iren ha annunciato in occasione dell’evento di Enea investimenti per 50 milioni di euro negli anni a venire finalizzati a ridurre del 60% il fabbisogno energetico degli edifici e a risparmiare circa 2.000 tep, pari a 2,5 milioni di kWh.
L’attuale Legge di Bilancio prevede, per interventi di efficientamento energetico sui condomìni, detrazioni del 70% e del 75%, con il limite di spesa di 40.000 euro moltiplicato per il numero di unità immobiliari dell’edificio.
Gli ecobonus salgono all’80% nel caso di opere in zone sismiche 1, 2 o 3, finalizzate anche alla riduzione del rischio con il passaggio a una classe inferiore, e all’85% se si riducono 2 o più classi di rischio, fino al tetto massimo di 136.000 euro di spesa, sempre moltiplicato per le unità immobiliari del condominio.
“L’aspetto importante è che, se gli interventi uniscono riqualificazione e messa in sicurezza, i costi si riducono di molto. Inoltre, grazie ai risparmi ottenuti con l’efficientamento energetico, si riesce a finanziare anche l’anti-sismica. Adesso è necessario far conoscere al grande pubblico e agli operatori queste opportunità”, evidenzia il presidente Testa nell’introdurre la nuova campagna di comunicazione istituzionale “Fai il cappotto al tuo palazzo: taglia le bollette e aiuta l’ambiente”, trasmessa dal 15 febbraio sui canali Rai e sui social media, in partnership con la Presidenza del Consiglio. Dalla sensibilizzazione dei cittadini, invitati a consultare il sito www.enea.it e il quadro aggiornato delle agevolazioni fiscali su acs.enea.it, si auspicano risparmi economici, riduzione dei consumi di energia nei condomini, maggiore sostenibilità ambientale e ulteriore rilancio della filiera che unisce edilizia ed efficienza energetica.