Indipendenza energetica dagli impianti eolici in multiproprietà

Oltre a energia pulita, risparmio e indipendenza energetica è possibile guadagnare con gli impianti eolici in multiproprietà senza dover modificare nulla della propria casa o azienda
indipendenza energetica con eolico

Produrre oltre il 100% dell’intero fabbisogno energetico da fonti rinnovabili è possibile anche senza un tetto o un terreno a disposizione.

Gli obiettivi di indipendenza energetica sono raggiungibili per ogni immobile, a prescindere da dimensione, età e classe energetica. Dalle campagne alle città, nella costruzione o nella ristrutturazione dei nuovi edifici, complice l’aumento dei costi dell’energia dell’ultimo decennio, e l’incentivo fiscale che fa risparmiare fino al 65%, le performance energetiche hanno fatto progressi importanti con ripercussioni positive al portafogli, all’ambiente e al comfort abitativo.

La maggior parte delle case di nuova costruzione di classe energetica A non prevede più l’utilizzo del metano come fonte energetica, né per riscaldare gli ambienti, né per la produzione di acqua calda sanitaria. Tutto questo grazie a impianti realizzati ad hoc con riscaldamento a pavimento in abbinamento a moderne pompe di calore, che permettono di avere un alto grado di efficienza anche a basse temperature, contenendo costi e consumi.

Emissioni zero e indipendenza energetica restano un miraggio?

indipendenza energetica con eolico multiproprietàUna strada indubbiamente migliore di quella percorsa negli anni passati, che darà i suoi frutti grazie alla lungimiranza e alla vision che alcuni costruttori e acquirenti hanno dimostrato di avere. Per cui una casa che è alimentata solo a corrente è a emissioni zero?

A questo quesiti ci sono varie risposte, possiamo dire di sì, oppure possiamo scavare più a fondo e chiederci: da dove arriva la corrente che utilizziamo? Purtroppo, se l’immobile in oggetto non ha un impianto che produce energia elettrica da fonti rinnovabili, quali fotovoltaico, eolico o idroelettrico, le emissioni ci sono eccome.

Stando ai dati Terna del 2016 scopriamo che “solo” il 34,2% della corrente utilizzata deriva da fonti rinnovabili, mentre il 65,8% deriva da fonti fossili, come carbone, petrolio e derivati e gas naturale.

Le difficoltà nell’installare uno di questi impianti – che possono produrre energia sostenibile e più economica di quella venduta dai principali fornitori – indubbiamente ci sono, possono essere di varia natura e derivare da vincoli paesaggistici, architettonici, tecnici, economici o essere semplicemente frutto di una mancata informazione.

Risparmiare e guadagnare con impianti di generazione in multiproprietà

Indipendenza energetica con via col ventoVia col Vento, realtà nata nella provincia di Brescia, ha ideato e messo in pratica un progetto che ha già permesso diverse realtà, tra famiglie e imprese, di sfruttare le risorse naturali della terra, come il vento, per produrre energia pulita e reddito senza dover modificare nulla della propria casa o azienda.

Quanto realizzato può essere paragonato a una forma di riscaldamento centralizzato (in una centrale termica) che prevede la produzione di energia in un luogo diverso da quello in cui viene impiegata (abitazione/azienda).

Questa formula è a zero emissioni di CO2, in quanto gli impianti scelti per la produzione di energia sono aerogeneratori, o meglio impianti eolici che producono migliaia di volte il fabbisogno energetico di un’abitazione standard. Ciò consente ai partecipanti di vendere l’energia prodotta, rientrando dalla spesa sostenuta per acquistare l’impianto in comproprietà e ottenere anche degli utili, che negli anni portano a un guadagno superiore di ben quattro volte all’importo inizialmente investito, con evidenti benefici non solo per il portafogli (la possibilità di pagarsi ogni utenza) ma anche per l’ambiente, in quanto ogni mese vengono risparmiate diverse tonnellate di CO2.

Questa è la vision di Via col Vento che, dato il successo dell’iniziativa, a fronte delle molte richieste, ha già realizzato un’altra operazione di questo tipo con un nuovo gruppo di partecipanti. Può essere quindi questo il futuro dell’impianto centralizzato? Se paragoniamo questo fenomeno a quanto accade nell’industria dell’automotrice, che prevede, nel giro di pochi anni, una virata quasi completa dal petrolio all’elettrico, non ci sarebbe motivo alcuno di stupirsi o, forse, ci si potrebbe stupire che nessuno l’abbia fatto prima.

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