IoT e innovazione corrono sulle rotaie per ferrovie e treni smart

Internet of Things, Big Data, AI: l’innovazione tecnologica prende piede nel mondo delle ferrovie per renderlo sempre più smart e interconnesso
treni smart

La digital transformation entra in gioco per rendere più efficiente e smart il mondo del trasporto ferroviario. Una nuova era è cominciata: secondo uno studio di Market Research Future dedicato alle Smart Railways, il valore stimato del mercato globale delle “ferrovie intelligenti” raggiungerà i 27,31 miliardi di dollari entro il 2024 con un CAGR del 13,38% nel periodo di previsione 2018-2024. Inoltre, si stima in forte crescita il segmento dei sistemi di comunicazione e di rete con 3,1 miliardi di dollari l’anno scorso e un tasso d’incremento del 13,27%.

Internet of Things per treni smart, l’Italia c’è

Sarà l’Europa a detenere la quota più grande di mercato globale, a livello geografico, seguita dal Nord America, segnala il report. In tutto questo processo, l’Italia è destinata ad avere una parte importante nello sviluppo di tecnologie per treni smart e già oggi ci sono realtà che stanno sperimentando con successo le virtù della digital transformation nei loro processi aziendali.

Un esempio è Trenitalia che ha deciso di adottare Internet of Things e Data Discovery nella manutenzione dei treni, ma anche nel rapporto con la clientela e nei processi di pagamento.

Per la manutenzione, in particolare, ha introdotto un modello manutentivo che combina l’IoT con i Big Data, impiegando la tecnica dell’in-memory computing. Spiega la stessa azienda:“Grazie ai recenti progressi nella tecnologia dei sensori e nelle comunicazioni, è possibile impostare il processo manutentivo basandosi su algoritmi predittivi e inserendo due nuove tipologie di indicatori, di vita e di salute, per ogni singolo componente del treno assicurando la massima efficienza per qualunque componente. Il progetto Dynamic Management Maintenance System (DMMS) analizza i dati provenienti da migliaia di sensori installati a bordo dei treni così da prevedere i guasti prima che effettivamente accadano (Predictive Maintenance). Già oggi, un singolo treno, completamente equipaggiato di sensori, è in grado di inviare tra i 3.000 e i 5.000 segnali al secondo”.

Internet of Things e made in Italy salgono sul treno

È made in Italy la tecnologia che verrà adottata dalla DB Cargo AG, controllata della società ferroviaria tedesca Deutsche Bahn. Ha scelto la friulana Eurotech, specializzata in tecnologie embedded e specializzata nell’implementazione IoT. L’azienda italiana fornirà infrastrutture hardware e piattaforme software end-to-end per abilitare il progetto TechLOK, che intende raccogliere informazioni in tempo reale sullo stato della flotta di locomotrici.

ferrovie e treni smartEd è sempre made in Italy il progetto di ricerca “SWAM_RAIL” per il monitoraggio in tempo reale dello stato dei carri merci, delle loro condizioni di funzionamento, ponendo così una soluzione alla necessità di diagnostica e la sicurezza del trasporto merci ferroviario, i cui treni sono sprovvisti d’impianto elettrico a bordo, necessario per sensorizzare il veicolo raccogliere e trasmettere le informazioni e programmare la manutenzione.

La soluzione è stata trovata da un docente del Politecnico di Torino, Aurelio Somà, del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale, insieme all’ingegner Federico Fraccarollo. È, racconta lo stesso Somà al sito web dell’ateneo piemontese, “un’applicazione a tutto tondo di quello che amo definire l’AIOT Autonomous Internet of Things”. Nei dettagli, come spiegato dallo stesso Politecnico, l’invenzione si concentra nel “tappo boccola” del carro merci, coperchio metallico che protegge il cuscinetto dell’assile ferroviario: “con l’installazione di un sistema di monitoraggio al suo interno, i sensori rilevano i principali parametri dinamici del veicolo in movimento, temperature e della sua posizione. Un meccanismo in grado di autoalimentarsi grazie ad appositi energy harvester e un sistema integrato che crea una rete wireless a bordo del carro merci. I dati possono così essere trasmessi e raccolti dagli addetti alla manutenzione dell’azienda proprietaria del carro mediante la realizzazione di un apposito servizio in cloud.”

Il futuro dei trasporti sarà sempre più interconnesso grazie a tecnologie e soluzioni per treni smart

Il treno trasporto merci è a guida autonoma

La progettualità italiana entra ancora in gioco nel primo trasporto di merci pesanti completamente autonomo, collaudato da Ansaldo STS, realtà della Hitachi Group, colosso mondiale nella tecnologia driverless per metropolitane e linee ferroviarie. Il collaudo è avvenuto in Australia per Rio Tinto.

La società italiana ha seguito la fase di sviluppo e di applicazione tecnologica basata sul sistema di segnalamento ETCS Level2 per controllare i convogli, destinato alle remote miniere di ferro di Rio Tinto, mettendo così a punto una soluzione in grado di supportare la completa automazione delle operazioni ferroviarie in campo minerario.

Come spiega la stessa Ansaldo STS, la soluzione include l’installazione di un modulo di guida di bordo su ogni treno, facendo sì che l’intera flotta possa essere gestita in remoto da un centro di controllo sito a Perth, a decine di chilometri di distanza.

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Andrea Ballocchi

Giornalista freelance, si occupa da anni di tematiche legate alle energie rinnovabili ed efficienza energetica, edilizia e in generale a tutto quanto è legato al concetto di sostenibilità. Autore del libro “Una vita da gregario” (La Memoria del Mondo editrice, prefazione di Vincenzo Nibali) e di un manuale “manutenzione della bicicletta”, edito da Giunti/Demetra.
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