L’Associazione Italia Solare ha inviato una lettera al Ministero dello Sviluppo Economico e al GSE con una proposta di emendamento al DL 50/2017 per garantire la continuità di funzionamento degli impianti fotovoltaici installati, rimodulando le sanzioni a carico degli impianti incentivati.
Italia Solare evidenzia che al momento esiste un contenzioso fra GSE e operatori riguardo la decadenza dalle tariffe incentivanti, che oltre a generare incertezze, rischia di compromettere la funzionalità degli impianti. È interesse di tutti mantenere operativa produzione da fonte solare.
Da fonti GSE risulta che circa un terzo delle verifiche ha esito negativo.
In Italia si evidenzia una diminuzione degli impianti fotovoltaici connessi alla rete dovuto alla difficoltà per le aziende di fare investimenti a fronte del pericolo di perdere, per errori formali, le tariffe incentivanti già ottenute.
Il Governo ha proposto con l’Articolo 57 bis un emendamento che cerca di evitare la dismissione di quella parte di impianti dove l’origine dei moduli non sia stata correttamente dichiarata dai produttori.
Italia Solare sottolinea che la problematica non può però essere ridotta a quella della non conformità d’origine dei moduli, come nell’emendamento del Governo.
Ci sono tantissime altre problematiche che possono portare a un decadimento degli incentivi come errori nelle volture, nei procedimenti autorizzativi, nei certificati di prestazione energetica, errori nella indicazione delle date di autorizzazione o della potenza di impianto.
Italia Solare chiede al Ministero di limitare la decadenza integrale degli incentivi solo nei casi di illeciti penali accertati, per evitare che una parte molto significativa della potenza installata per ragioni burocratiche o di forma venga abbandonata. Si rischia altrimenti di pregiudicare i benefici ambientali delle normative incentivanti e gli sforzi che i cittadini e le imprese hanno ad oggi sostenuto.
Come ha infatti segnalato lo stesso Governo nella Relazione Illustrativa all’Articolo 57 bis, riduzioni della tariffa oltre il 20 % in sede di controlli possono compromettere la continuità operativa degli impianti.
È necessario tutelare i cittadini incolpevoli con impianti sino a 3 kW che hanno comprato impianti con certificazioni contraffatte. Italia Solare sottolinea che è ingiustificata una qualsiasi riduzione della tariffa incentivante, se i moduli risultano comunque essere sicuri e conformi alle norme tecniche.
È necessario che vengano effettuati controlli e le verifiche in modo efficace per sanzionare gli abusi, ma senza vanificare i benefici ambientali acquisiti e la capacità di effettuare investimenti nel settore, non solo da parte dei grandi operatori, ma anche da parte delle piccole e medie imprese.