Perché il riciclo dei pannelli fotovoltaici conviene

Il riciclo dei pannelli fotovoltaici a fine vita crea opportunità commerciali notevoli. Il giro d’affari si prospetta miliardario: l’Europa e l’Italia si stanno muovendo
riciclo dei pannelli fotovoltaici

I pannelli fotovoltaici sono utili sia quando producono energia sia a fine vita. Le varie parti che costituiscono il modulo fotovoltaico possono essere riciclate per originare nuovi pannelli, ma essere anche impiegate separatamente.

In ogni caso il giro d’affari generato è notevole e in espansione: secondo Research and Markets il valore di mercato del riciclo dei pannelli solari è previsto passerà da 168,1 milioni di dollari del 2017 a 1,38 miliardi di dollari nel 2023, con un CAGR del 42,05% nel periodo oggetto della stima.

Riciclo dei pannelli fotovoltaici un mercato da 15 miliardi

L’energia solare è la fonte rinnovabile in più rapida crescita, rileva la stessa società di ricerca. Nella ricerca di alternative green ai fossili, per motivi ambientali ed economici, l’energia fotovoltaica è cresciuta notevolmente in tutto il mondo, particolarmente in Cina e negli USA.

A rimarcarlo è anche l’Agenzia internazionale per l’Energia. La IEA nell’ultimo report dedicato rimarcava come nel 2017 – anno record per il mercato fotovoltaico – per la prima volta sono stati installati in tutto il mondo 99 GW di impianti fotovoltaici in tutto il mondo, portando la potenza installata totale oltre i 403 GW.

Tuttavia, non sono molti i Paesi che dispongono di una infrastruttura di riciclo. Secondo la International Renewable Energy Agency (IRENA), si stima che il volume totale dei rifiuti globali di pannelli fotovoltaici accumulati raggiunga circa 60-78 milioni di tonnellate entro il 2050. Se immessi totalmente sul mercato, i materiali recuperati potrebbe generare un valore addirittura superiore ai 15 miliardi di dollari entro il 2050.

Pannelli fotovoltaici e la gestione del fine vita in Europa e in Italia

pannelli fotovoltaiciIn Europa si punta molto al concetto di economia circolare anche nel caso del fine vita dei pannelli fotovoltaici. In Francia, per esempio, da un anno ha avuto il via il primo impianto in Europa interamente dedicato al riciclo di pannelli fotovoltaici. Sorge a Rousset, a una quarantina di chilometri da Marsiglia, per opera di Veolia, PV CYCLE e Renewable Energies Union: al primo anno sta trattando 1.800 tonnellate di materiale, ma a pieno regime arriverà a 4.000 tonnellate.

A proposito di circular economy l’Unione Europea ha emanato quattro direttive specifiche di cui una dedicata ai RAEE, ovvero i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, cui appartengono i pannelli solari. Attraverso la direttiva 2018/851 l’UE ha previsto regimi di responsabilità estesa del produttore.

Significa che ai produttori di prodotti spetta la responsabilità finanziaria di gestire la fase del ciclo di vita in cui il prodotto diventa un rifiuto, incluse le operazioni di raccolta differenziata e di trattamento. I produttori a loro volta possono delegare a un sistema collettivo tutte le incombenze derivate e imposte dalla normativa RAEE riguardante l’organizzazione della gestione dei prodotti a fine vita e, con esso, gli obblighi di responsabilità del produttore. In Italia, tra le varie realtà dedicate, opera il Consorzio ERP Italia, un Sistema Collettivo, senza scopo di lucro, tra i principali Consorzi RAEE. Sempre a livello nazionale vale la pena segnalare anche PV CYCLE, sistema europeo di raccolta e riciclo del fotovoltaico, direttamente coinvolto nell’impianto di Rousset sopra citato.

In Italia si stanno svolgendo anche attività di ricerca. Una di queste riguarda ENEA che di recente ha sottoscritto un contratto di ATS (Associazione Temporanea di Scopo) con il Consorzio Eco-Pv hanno per mettere in atto un progetto legato a un bando ministeriale dell’Ambiente per il recupero delle materie prime seconde da pannelli fotovoltaici.

ENEA è parte attiva anche nel progetto e consorzio europeo ReSiELP, sempre orientato al recupero di materie preziose dal fine vita dei pannelli solari. Un progetto che si concluderà nel 2020 e che intende sviluppare la tecnologia utile al recupero di metalli critici e preziosi contenuti nei prodotti, come silicio, argento, oltre che vetro, alluminio e rame mediante un processo economico, ecologico e circolare con un approccio “zero-sprechi”.

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Andrea Ballocchi

Giornalista freelance, si occupa da anni di tematiche legate alle energie rinnovabili ed efficienza energetica, edilizia e in generale a tutto quanto è legato al concetto di sostenibilità. Autore del libro “Una vita da gregario” (La Memoria del Mondo editrice, prefazione di Vincenzo Nibali) e di un manuale “manutenzione della bicicletta”, edito da Giunti/Demetra.
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