Entro il 2019 i migliori progetti fotovoltaici e eolici offriranno energia elettrica a un prezzo decisamente inferiore a quello ottenibile con i combustibili fossili. Basterà attendere un anno in più che tutte le tecnologie per la produzione di energie rinnovabili concorreranno, e persino batteranno sul prezzo, petrolio & C. A riportarlo nero su bianco è il rapporto Irena (International Renewable Energy Association), che dimostra come il futuro sorride alle energie pulite.
Cominciamo con la previsione più a breve termine: da qui al prossimo anno i migliori progetti fotovoltaici e eolici forniranno energia elettrica a un costo equivalente di 3 centesimi di dollaro / kWh o anche meno. Se pensiamo che quello con cui attualmente si produce elettricità da fossili è di 5-17 centesimi di dollaro per kWh il rapporto pende in maniera decisamente favorevole per “sole e vento”.
Questo significa vantaggi anche in prospettiva della SEN, la Strategia Energetica Nazionale che oltre a prevedere il termine della produzione elettrica da carbone entro il 2025 punta sul raggiungimento dell’obiettivo del 28% di rinnovabili sui consumi complessivi al 2030 e del 55% sui consumi elettrici.
L’economicità della produzione di energia eolica e fotovoltaica è una costante già da qualche anno.
Basti dire che il costo della produzione di energia dal vento è diminuito di circa un quarto (-23%) dal 2010, mentre quelli dal sole si registrano in calo del 73%, evidenzia Irena nel suo report, denotando che i costi del solare sono destinati a ridursi ulteriormente con un dimezzamento previsto entro il 2020.
I costi medi ponderati globali negli ultimi 12 mesi per l’energia eolica e fotovoltaica sono ora pari rispettivamente a 6 centesimi di dollaro e 10 centesimi per kWh, con i risultati delle recenti aste a suggerire che i progetti futuri ridurranno significativamente queste medie. L’eolico onshore viaggia normalmente a 4 centesimi di dollaro per kWh.
“Questa nuova dinamica segna un significativo cambiamento nel paradigma energetico”, ha affermato in una nota il direttore generale dell’Irena, Adnan Z. Amin, sottolineando che tale situazione prefigura un ruolo dell’energia rinnovabile disruptive nei confronti del sistema energetico globale.
Ma la produzione energetica da fonti rinnovabili è, in generale, sempre più conveniente; lo evidenziano, per esempio, i nuovi progetti riguardanti energia da biomasse e geotermia: quelli commissionati nel 2017 hanno avuto un costo medio ponderato globale di circa 7 centesimi di dollaro / kWh.
Da qui la conclusione che dai dati forniti dai progetti e dalle aste, entro il 2020 tutte le tecnologie per la produzione di energie rinnovabili attualmente commercializzate concorreranno, e persino batteranno sul prezzo, i combustibili fossili, con una produzione pari a 3-10 centesimi di dollaro / kWh.