Lo stoccaggio di energia influenzerà la transizione energetica?

L'Associazione europea per lo stoccaggio di energia (EASE) ha pubblicato uno studio che ha come obiettivo quello di stimare la capacità di stoccaggio di energia che sarebbe necessaria all'Europa per raggiungere gli obiettivi prefissati di decarbonizzazione

L’Associazione europea per lo stoccaggio di energia (EASE) ha pubblicato uno studio che ha come obiettivo quello di stimare la capacità di stoccaggio di energia che sarebbe necessaria all’Europa per raggiungere gli obiettivi prefissati di decarbonizzazione.

Lo studio è basato su dati e analisi dei singoli paesi dell’Unione Europea relativamente allo storage e all’utilizzo di fonti rinnovabili e si basano su uno scenario che prevede una maggiore diffusione di energia eolica e solare per raggiungere il target del 35% in tutta Europa entro il 2050:

  • la domanda totale di stoccaggio di energia varia da 70 a 220 GW (rispetto a circa 45 GW esistente oggi);
  • la capacità di stoccaggio di energia è compresa tra 1500-5500 GWh (rispetto a circa 300 GWh capacità esistente nell’idroelettrico a pompaggio).

studio ease stoccaggio di energiaLo stoccaggio di energia è una delle numerose opzioni di flessibilità che può aiutare a integrare le crescenti quote di fornitura elettrica rinnovabile variabile. Ma è necessario ipotizzare flessibilità alternative come l’estensione della rete, la gestione della domanda (DSM) e la generazione convenzionale flessibile.

Anche se lo studio non può fornire una stima precisa per la domanda futura di storage, fornisce indicazioni su come l’evoluzione del sistema energetico avrà necessità di immagazzinare energia: grazie a un’ottimizzazione delle interconnessioni verrebbero assicurati miglioramenti negli scambi energetici fornendo una risposta ai picchi delle rinnovabili ed eliminando le barriere che ostacolano l’espansione dello storage.

È chiaro che è necessario puntare sul valore aggiunto dello storage, creare nuovi modelli di business, sicurezza degli investimenti a lungo termine, per garantire una transizione energetica sostenibile.

Se lo stoccaggio apporta valore aggiunto al sistema, dovrebbe essere una remunerazione adeguata fattibile e disponibile, si legge nel documento. Aspetti particolarmente importanti del quadro normativo includono il prezzo del CO2 (un alto prezzo di CO2 consente un’ampia diffusione dei prezzi e quindi migliori entrate per lo stoccaggio), la remunerazione della capacità (sia attraverso meccanismi di capacità sia mercati energetici potenziati), mercati di bilanciamento organizzazione, ecc.

La risposta alla domanda inziale è sì, lo stoccaggio di energia sarà una componente chiave per uno nuovo paradigma energetico efficiente, sostenibile e flessibile.

Per maggiori informazioni scarica lo Studio ON Storage Demand.

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Vittoria Viazzo

Collaboratrice di Elettricomagazine.it, specializzata nei settori della riqualificazione, rinnovo ed efficienza energetica
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