Obiettivo del recente Libro Bianco pubblicato dall’IEC è quello di fornire uno sguardo generale sullo stato attuale dell’Internet of Things (IoT), incluse le sue limitazioni e mancanze in merito a sicurezza, interoperabilità e scalabilità. Il documento analizza anche diversi casi d’uso nel settore industriale e in quelli del pubblico e del privato che evidenziano la necessità della disponibilità di una piattaforma IoT intelligente e affidabile, prendendo, infine, in considerazione le diverse tecnologie basate su “platform level” di prossima generazione per connettività, elaborazione e sicurezza.
In base a quanto emerge dal documento, l’Internet of Things influisce già oggi in modo significativo sull’economia globale e le previsioni indicano come il suo impatto sulle tecnologie sia destinato a crescere esponenzialmente in un futuro non lontano, trasformando l’intera società. Da ciò nasce la conclusione che per sviluppare una piattaforma IoT intelligente e affidabile si debbano accuratamente considerare gli aspetti critici, al fine di garantire la sicurezza, l’interoperabilità e la flessibilità della piattaforma. Un argomento questo di grande interesse nella comunità degli operatori che la utilizzano e le diverse soluzioni attuative, più o meno raffinate, saranno alla base del successo di questa tecnologia.
L’IoT costituisce un’infrastruttura di oggetti, persone o sistemi interconnessi destinata a fornire ed elaborare informazioni fisiche e virtuali, utilizzando Internet per collegare i diversi dispositivi in grado di connettersi alla rete. Attraverso l’analisi e la raccolta dei dati, l’IoT può fornire una grande quantità di dati per migliorare l’esperienza dell’utilizzatore o le prestazioni di dispositivi e sistemi.
E sono proprio le modalità con cui vengono raccolti e analizzati i dati che determineranno le evoluzioni future dell’IoT, con la necessità di una crescita esponenziale della sicurezza per evitare che dispositivi, una volta isolati e oggi sempre più interconnessi, possano essere sottoposti ad attacchi esterni per carpirne le informazioni. Inoltre, occorre evitare che le soluzioni proposte dai provider, che promuovono i loro accessi esclusivi, possano avere un impatto sull’interconnettività. In questo senso, l’attività di normazione può significativamente contribuire a sottrarsi ai sistemi proprietari e a fornire concrete soluzioni finora ritenute “visionarie”.
«L’IoT costituisce un tema importante che richiede considerazioni attente da parte degli Organismi di Normazione, se dobbiamo concretizzare i suoi reali vantaggi», spiega Timo Kubach, Vice Presidente SAP per la Strategia della Piattaforma di servizi Cloud (Cloud Platform Strategy). «Comprendendo questo, abbiamo puntato a identificare lo stato futuro dell’IoT e a fornire raccomandazioni sulle azioni che la IEC e la più ampia comunità normativa potrebbero intraprendere per sostenere la crescita dinamica attesa di soluzioni IoT».
Il Libro Bianco può essere scaricato dal seguente link