Da Vibram la scarpa che ricarica il telefono

Vibram la scarpa che ricarica il telefonino

Vibram la scarpa che ricarica il telefoninoUna scarpa capace trasformare il movimento in energia elettrica, da utilizzare per ricaricare i dispositivi mobili: non è fantascienza, ma realtà, grazie ad una nuova soluzione studiata in esclusiva da Vibram, azienda che opera nel settore delle suole ad alte prestazioni, su licenza ed in collaborazione con InStep NanoPower, azienda americana specializzata nello sviluppo di soluzioni basate sulle nanotecnologie, proprietaria del brevetto.

L’attività di ricerca svolta dalle due società nell’ambito del progetto Hero ha portato alla realizzazione di un prototipo di calzatura che integra al proprio interno un sistema di trasformazione dell’energia prodotta dalla camminata e di accumulo.

Inserito nell’intersuola della calzatura ed ermeticamente sigillato, il sistema consente di generare fino ad un massimo di 3 W di potenza e d’immagazzinare circa 8 Wh con una camminata di circa 8 ore, quanto basta per conservare in funzione, ad esempio, uno smartphone.

L’energia prodotta dal dispositivo, inserito in una normale scarpa, varia in funzione del peso dell’utilizzatore, della velocità di marcia e del carico trasportato ed è disponibile attraverso una porta micro USB posizionata sulla calzatura.

Un chip elettronico auto alimentato, inserito nel sistema, consente, inoltre, la comunicazione via Bluetooth con un’applicazione Android appositamente studiata, fornendo in tempo reale varie informazioni quali il livello di carica della batteria del dispositivo, il numero di passi registrati, la geolocalizzazione e la temperatura del piede.

L’energia prodotta dal dispositivo, varia in funzione del peso dell’utilizzatore, della velocità di marcia e del carico trasportato

Il progetto s’inserisce nel contesto delle tecnologie indossabili, un comparto innovativo che già vede impegnata Vibram con risorse e studi: l’anno scorso, infatti, l’azienda ha presentato, in collaborazione con Lenovo, la prima “scarpa intelligente”, che integra un sistema di navigazione GPS e consente, attraverso un pannello LED, la comunicazione con i dispositivi Lenovo per registrare i dati degli utenti che la indossano.

Gli sviluppi futuri di questo progetto potrebbero portare, poi, a sfruttare l’energia prodotta e accumulata anche per generare calore, utile per migliorare le condizioni di vita nelle situazioni climatiche critiche, caratterizzate da basse temperature.

 

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Maurizio Gambini

Ingegnere elettronico, giornalista pubblicista che da molti anni lavora nel settore della comunicazione tecnica.
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