Green Smart Living è un’architettura sostenibile e circolare, un progetto etico che vuole sensibilizzare il mercato e gli utenti verso nuovi stili di vita sani ed eco-friendly. Un progetto con un approccio “resiliente e naturale”, come spiega lo stesso architetto Massimiliano Mandarini di Marchingenio Workshop Laboratorio di Design, Architettura e Servizi Green, progettato e realizzato intorno alle esigenze dell’essere umano e alle sue emozioni.
Seguendo i principi del green building e della circular economy, Green Smart Living incorpora il meglio delle tecnologie eco-intelligenti di ultima generazione, fondendo design e architettura in un unico prodotto ibrido e multifunzionale, espressione della qualità e della filiera del green building, in una struttura pensata e realizzata per il comfort e la sicurezza delle persone.
Una architettura ibrida 4.0 dove si può vivere e lavorare in modo flessibile e condiviso, un ambiente che integra tecnologie, materiali e soluzioni ad alte prestazioni in termini energetici, di comfort e di smart living. Il progetto rispecchia una economia circolare in quanto i materiali utilizzati per la costruzione – tutti ecofriendly – sono riutilizzabili e allo stesso tempo riciclabili, e inoltre la stessa architettura modulare può essere riutilizzata per più funzioni quali la propria residenza o il proprio ufficio, luoghi per il turismo, spazi dedicati al settore retail oppure horeca ecc.
Il progetto ha l’obiettivo di rinnovare, riqualificare e integrare spazi esistenti e nuove architetture, attraverso sistemi costruttivi a secco che uniscono grande velocità e flessibilità costruttiva, ad elevate prestazioni energetiche con produzione di energia rigorosamente rinnovabile. Green Smart Living si propone come prodotto di design unico in grado di garantire alti gradi di comfort a basso impatto ambientale.
L’intenzione che sta alla base di questo progetto itinerante è di proporre un nuovo modo di vivere in armonia con la natura, conciliando con un design sartoriale le più innovative tecnologie green e domotiche, perché – come ci tiene a precisare l’architetto Mandarini – vivere in semplicità non esclude la comodità.
La versatilità è data dalla varietà di configurazioni, seguendo cinque collezioni che si accostano ai più svariati contesti della vita moderna:
Il concetto che sta alla base è proprio quello di riqualificare, rinnovare, ripensare, e se vogliamo anche riadattare e riformulare gli spazi esistenti sulle esigenze dell’uomo. È un intervento low-carbon, low kiloWatt, low-impact che vuole entrare con una impronta leggera sul costruito, recuperando spazi, ma anche essere costruito nel costruito. Green Smart Living può diventare una dimensione adattabile attraverso microspazi, da un minimo di 3×3 fino a spazi che possono essere aggregati direttamente in loco. Nella versione mobile, invece, attraverso l’uso di ruote, può essere ancora più smart e capace di dialogare col territorio e interagire in qualsiasi spazio, sia pubblico che privato.
Green Smart Living si lega al tema della share economy, della contaminazione, della mobilità. Oggi le persone non hanno più un punto fisso, nel senso che la casa viene sempre più affittata e l’ufficio sta diventando temporaneo, con spazi di coworking ad esempio. In questo senso il progetto è visto in un’ottica di multifunzionalità, uno spazio che può essere utilizzato per diverse funzioni, dove la contaminazione rimane la parola chiave. Tema soprattutto per i giovani. Deve essere un concetto di stile, una nuova visione della città e dei luoghi che possono essere ripensati proprio partendo da questo concetto “viaggiante”.
La proposta per la parte impiantistica legata al sistema-involucro è quella di un impianto che tendenzialmente è un hub energetico e tecnologico, che risolve tutte le tematiche dell’approvvigionamento energetico e dell’autonomia.
Stiamo cercando di sviluppare un tema nuovo che è solo quello dell’elettrico, eliminando completamente il gas. Il progetto utilizza un sistema fotovoltaico per la produzione di energia direttamente in loco, un sistema di stoccaggio dell’energia e un sistema con pompa di calore per ridurre i consumi di energia e le emissioni di CO2.
Ogni modulo può arrivare a 5 kW di produzione energetica, ricoprendo quindi il fabbisogno quotidiano di una famiglia tipo, oppure di un ambiente di lavoro condiviso, con un’ottica che guarda anche agli edifici nZEB (nearly Zero Energy Building – edificio a energia quasi zero) per un bilancio fra energia consumata ed energia prodotta prossimo allo zero.
La domotica in questo progetto è vista proprio come filosofia di vita. Un sistema di gestione integrata, ma soprattutto di monitoraggio.
L’utilizzo che se ne fa in questo contesto è educativo perché racconta all’utente i consumi, lo sensibilizza verso un uso più consapevole. È possibile monitorare tutto anche da remoto con un device tramite App.
Con Green Smart Living siamo nel tema della building automation, ma con un approccio volutamente più semplice e facile. Un sistema che permette di monitorare i consumi, e intervenire laddove si sta consumando troppo, pur rimanendo nel massimo del comfort e delle prestazioni. Una sorta di educational per chi vive gli spazi e desidera rispettare anche l’ambiente che ci circonda.
È un progetto che ha molte potenzialità, sia a livello di funzioni che di utilizzo. Mi auspico quindi che possa riuscire a essere prodotto su scala industriale, e soprattutto integrato in altri Paesi, e non solo in Italia.