L’emobility cresce, ma siamo solo all’alba di una nuova era

Il mercato emobility è in aumento, nel mondo, ma anche in Italia, ma siamo solo agli inizi. Lo evidenzia Davide Chiaroni, dell’Energy & Strategy Group
emobility full electric

L’emobility avanza in tutto il mondo. Per la prima volta in assoluto nel 2017 si è superato l’1% del totale immatricolato e si ambisce, già nel 2020 a raggiungere i due punti percentuali. Per l’anno in corso ci si attende di sfiorare i due milioni di auto. Anche l’Italia batte un colpo in tema di mobilità elettrica.

Pur confermandosi fanalino di coda in Europa, mostra però segnali incoraggianti. Di questo e di altro ancora si parlerà a di That’s Mobility al workshop “eMobility Report. L’Italia ingrana la marcia… elettrica”, a cura di Energy & Strategy Group, il think tank del Politecnico di Milano dedicato ai temi del mondo energetico.

Davide Chiaroni PoliMiDel team fa parte, come vicedirettore, Davide Chiaroni, docente di Business and management engineering presso l’ateneo milanese. Con lui anticipiamo alcuni temi che saranno sviluppati al convegno.

Emobility, crescita globale e mercato italiano

Nel panorama mondiale, dall’Asia all’America si registra una crescita del comparto electric vehicle. La Cina si conferma primo mercato mondiale EV e in decisa crescita (+72%) rispetto al 2016; l’Europa mantiene il secondo posto, anch’essa in crescita (+39%), prima degli Stati Uniti (+27%) e del Giappone, che mostra la percentuale più forte di aumento: +155%.

Anche in Italia, pur con numeri ancora esigui, il trend elettrico comincia a farsi sentire: la crescita nelle immatricolazioni c’è stata e anche forte in percentuale. Le nuove auto ibride elettriche plug-in registrate nel 2017 sono state 2863, rispetto alle 1160 del 2016, con una crescita quindi del 147%. Anche le full electric possono segnare un + 40% nel confronto delle immatricolazioni tra 2016 e 2017: si è passati, infatti, da 1403 a 1964. Certo, in confronto al totale delle auto immatricolate, la quota degli electric vehicle è ancora minima (0,24%), ma intanto l’anno scorso ci si è schiodati dallo 0,14% da cui eravamo fermi dal biennio precedente.

vendite globali auro elettriche - emobility Report

eMobility Report 2018 – Il trend crescente della vendita di auto elettriche

I dati sono relativamente confortanti, ma che mercato è quello italiano dell’emobility?

È un mercato a due facce, interna e esterna. Se lo guardiamo al suo interno, quello nazionale ha fatto segnare dinamiche estremamente significative nel corso dell’ultimo anno. Il primo semestre 2018, inoltre, ha evidenziato un ulteriore incremento che testimonia un progresso della mobilità elettrica anche in Italia. Non è più solo un fenomeno “per appassionati”, ma comincia a delinearsi, non solo in termini di veicoli, ma anche di infrastrutture di ricarica, specie tra 2017 e 2018. Quindi i segnali di una certa positività e d’interesse ci sono tutti».

Quali sono gli attori principali e quelli attesi?

«Tra i principali certamente il settore dell’automotive. Tutti i grandi operatori hanno in listino o stanno propugnando un’entrata concreta nella emobility. È un ottimo segnale, come altrettanto lo è il dinamismo delle utility: penso, innanzitutto a Enel X e al piano di infrastrutturazione messo in atto. Gli operatori dell’energia hanno compreso le potenzialità di un mercato che non impatta né impatterà tanto sui consumi, ma che è estremamente interessante se si considerano le auto elettriche come “batterie su ruote”. I potenziali in termini di energy storage e d’impatto positivo sulla rete elettrica potrebbero essere molto interessanti».

Cosa occorre fare per far sì che il mercato EV italiano possa dire la sua a livello europeo?

«Dobbiamo ancora superare il principale scoglio: il costo di acquisto dell’auto. Su questo punto occorrerebbe attuare politiche incentivanti, sotto forma di sgravi fiscali o ecobonus mirati, per esempio. Una volta stimolato il mercato, il supposto limite delle infrastrutture si andrebbe a colmare di conseguenza, creando anche in questo caso le potenzialità di un’offerta che potrebbe essere generata dai privati: penso a colonnine di ricarica nei centri commerciali, presso alberghi e le stesse imprese a beneficio dei propri clienti nonché dei propri dipendenti».

Da parte dell’Unione Europea girano voci di una possibile decisione per imporre una quota di vendite di auto elettriche sul totale. Che ne pensa in merito?

«Nelle politiche decisionali europee l’ambito dei trasporti è quello forse rimasto più al palo rispetto a quelli relativi all’energia, vedi rinnovabili ed efficienza energetica. Da questo punto di vista è possibile interpretare l’intento ventilato dell’UE per spingere il mercato EV anche a favore della lotta contro le emissioni climalteranti. Sui tempi e i modi è difficile fare previsioni, tenendo conto anche della fase delicata che sta affrontando l’Unione Europea. Credo però che, più che attuare un obbligo, potrebbe essere più auspicabile trovare meccanismi che stimolino il mercato ad adeguarsi, un po’ come è accaduto con l’efficienza energetica».

La tecnologia potrà essere uno strumento per stimolare la mobilità elettrica?

«Sicuramente. La vera chiave di volta per il successo dell’emobility è considerarlo come un modello di sviluppo più ampio, dove l’auto costituisca un tassello della rete elettrica e quindi fattore abilitante di una serie di servizi che vanno al di là del semplice trasporto. Penso alle colonnine che comunicano col veicolo, alle smart road, alla gestione intelligente delle flotte. Le soluzioni ci sono, c’è ancora un po’ di strada da fare. Siamo agli inizi di una nuova era, occorre consolidare standard, perfezionare accordi. Si pensi inoltre che tutto il mondo vehicle to grid richiede perfezionamenti dal punto di vista normativo. Insomma, vari paletti del sistema vanno ancora costruiti prima ancora che fissati».

That's Mobility logo

L’evento Energy & Strategy Group “eMobility Report. L’Italia ingrana la marcia… elettrica” si terrà martedì 25 settembre (ore 15-17) all’interno di That’s Mobility, la prima Electric Mobility Conference & Exhibition organizzata da Reed Exhibition che si svolge il 25  settembre (14-18) e il 26 settembre (9-18) presso presso il MICO Milano Congressi, Gate 14-15, Via Gattamelata, 5.

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Andrea Ballocchi

Giornalista freelance, si occupa da anni di tematiche legate alle energie rinnovabili ed efficienza energetica, edilizia e in generale a tutto quanto è legato al concetto di sostenibilità. Autore del libro “Una vita da gregario” (La Memoria del Mondo editrice, prefazione di Vincenzo Nibali) e di un manuale “manutenzione della bicicletta”, edito da Giunti/Demetra.
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