Innanzitutto è bene sapere che la ricarica di un veicolo elettrico (EV) può avvenire anche collegandosi ad una presa domestica standard; ma ciò non è possibile per le automobili la cui ricarica va effettuata in modo sicuro, veloce ed efficace attraverso unità di ricarica dedicate (sia in contesti condominiali che in box privati).
Sul mercato sono disponibili differenti soluzioni sia da parete, sia da pavimento, con potenze che arrivano fino a 22 kW. Inoltre, non è necessario nè installare un nuovo contatore dedicato, nè richiedere particolari autorizzazioni o permessi, nè tantomeno sottoscrivere un nuovo contratto di fornitura con il gestore dell’energia: gli impianti da 3 kW rappresentano oggi il principale punto di ricarica per la maggioranza dei possessori di EV, risultando dunque sufficienti per le ricariche notturne prolungate – quando le altre utenze elettriche importanti non risultano attive e dunque non causano disservizi. Solo in alcuni casi, in base alle necessità dell’utente, può essere necessario chiedere un aumento della potenza di fornitura.
Per le stazioni di ricarica esistono due normative internazionali di riferimento:
La situazione è ancora in evoluzione. Ad oggi non sono ancora stati introdotti dal legislatore italiano incentivi per l’acquisto di EV, tuttavia sono previsti alcuni importanti vantaggi.
In molte regioni italiane, ad esempio, i possessori di veicoli elettrici non hanno l’obbligo del pagamento del bollo per i primi 5 anni e negli anni successivi devono pagare solamente 1/4 dell’importo previsto per un’auto a benzina con pari cavalli fiscali. A questo si aggiunga che le auto elettriche possono accedere liberamente a tutte le ZTL (Zone a Traffico Limitato) delle grandi città e non hanno l’obbligo di pagamento del parcheggio nelle strisce blu.
Il vantaggio più significativo riguarda il costo della ricarica degli EV. Il parametro da considerare per capire i consumi è il rapporto km/kWh. Mediamente, 1 kWh costa in bolletta circa 0,25 Euro e, sempre indicativamente, per percorrere 100 km sono necessari circa 15 kWh. Questo significa che con una spesa compresa fra i 3,5 e i 4,5 Euro si possono percorrere circa 100 km.
Nota bene: La rubrica fornisce solo indicazioni informative di carattere generale e le risposte non sono sostitutive di pareri resi da professionisti a clienti.