Fotovoltaico e auto elettrica: pronti all’integrazione?

Nella prima giornata di That’s Mobility 2019 si è parlato di fotovoltaico e mobilità elettrica, i due lati ideali di una medaglia energetica integrata e smart
Auto elettrica e rinnovabili - designed by Freepik

Che mobilità elettrica sostenibile sarebbe, senza rinnovabili? Serve andare oltre la naturale convergenza tra fotovoltaico e auto elettrica verso offerte più integrate, efficienti e digitali: questa la sfida lanciata a That’s Mobility 2019 dalla filiera italiana del solare.

Non basta dunque spostare altrove le emissioni inquinanti del trasporto tradizionale, la “benzina” delle auto elettriche deve essere rinnovabile. Ecco perché cogliere le occasioni generate per l’intera filiera dal binomio fotovoltaico-mobilità elettrica, vincendo le attuali resistenze all’utilizzo distribuito dell’energia.

Fotovoltaico e auto elettrica abilitano la rivoluzione green

Nell’ultimo anno, il percorso della transizione energetica ha acquisito interessanti elementi. Alla crescita esponenziale dei veicoli elettrici e ibridi si affiancano due notevoli trend di sviluppo:

  • le reti prosumer: fotovoltaico con sistemi di accumulo che favoriscono l’integrazione con infrastruttura di ricarica;
  • il concetto di vehicle-to-grid (V2G): immagazzinare e restituire energia alla rete anche attraverso la smart mobility.

Come favorire questo legame? I relatori del convegno organizzato dalla rivista Solare B2B ci hanno offerto una panoramica sulla questione, toccando fronti normativi, infrastrutturali, tecnologici e attitudinali del mercato.

Partiamo dall’infrastruttura di ricarica

Secondo una recente analisi di Legambiente, sottolinea la consulente Erica Bianconi, nel 2019 l’Italia conta 5.507 stazioni di ricarica dei veicoli elettrici. Di queste, 1.134 punti si trovano in Lombardia, alla guida della classifica regionale con un +118% sul 2018. Bene anche Trentino Alto-Adige, Toscana, Lazio ed Emilia-Romagna, mentre ancora zoppicano aree del centro-sud come Molise e Basilicata. Normative e incentivi non mancano, ma tutto dipende dalle opportunità di mercato, dalla logistica e, soprattutto, dalla disponibilità delle pubbliche amministrazioni.

Nell’integrazione tra fotovoltaico e auto elettrica, il futuro della transizione energetica

Comunque, la crescita dell’infrastruttura è notevole e ci conferma che siamo sulla strada giusta. Il percorso green è sostenuto anche da diverse misure governative a favore della mobilità sostenibile: l’ultima Legge di Bilancio contiene ecobonus per veicoli e infrastrutture, con incentivi fino a 6mila euro per l’acquisto di mezzi a basse emissioni inquinanti (0-20 g/km di CO2). Pensando alle amministrazioni locali, non mancano bandi regionali per gli adeguamenti infrastrutturali, mentre un’attuazione del DL Crescita del 14 maggio 2019 prevede contributi per progetti di efficientamento energetico, con particolare attenzione alla connessione tra mobilità elettrica, infrastruttura e fotovoltaico. 

Scenari di filiera: perché fidarsi delle auto elettriche?

Convegno Solare B2B

Una seconda riflessione riguarda la tecnologia abilitante, ovvero la batteria. “Lo stato dell’arte della mobilità si basa sulle batterie – spiega Daniele Invernizzi, presidente di ev-NOW! e vice presidente di Tesla Owner Italia -. Un elemento chimico, regolato dall’elettronica, che nelle applicazioni automotive risulta estremamente stressato per le potenze e le temperature elevate. Eppure, i costruttori le garantiscono per almeno 8 anni: perché?”

Per almeno quattro motivi, legati ai grandi passi avanti dell’industria che rendono oggi la mobilità elettrica una tendenza assolutamente affidabile:

  • questione di chimica: la qualità delle batterie è data dal giusto mix di ingredienti; la fase di prototipazione è finita, i prodotti sono iper testati e performanti;
  • questione di temperatura: il taglio medio delle auto elettriche è di 60 kW medi di capacità, gestiti interamente a bordo, ma la sfida della prossima generazione e andare ben oltre;
  • questione di hypercar: si realizzeranno auto in grado di assorbire oltre 1000 ampere e di recuperare 100 kW in frenata;
  • questione di riciclo: la seconda vita delle batterie per la mobilità elettrica passa dai sistemi di accumulo.

Una filiera che crea lavoro, economia circolare e best practice. Inoltre, l’industria elettrica sta progressivamente abbandonando il cobalto, materia prima eticamente ed economicamente non sostenibile. “La ricetta delle batterie è in continua evoluzione, vi invito a vivere la mobilità elettrica in tutto il suo potenziale, che combacia perfettamente con finalità e caratteristiche tecniche delle energie rinnovabili”, conclude Invernizzi.

La filiera della smart mobility crea occupazione, economia circolare e pratiche sostenibili

Digital energy tra UVAM, prosumer e V2G

Convegno Solare B2B

Tornando alla connessione tra rinnovabili e mobilità elettrica, Stefano Cavriani, fondatore di Ego e rappresentante di Italia Solare, aggiunge l’ultimo tassello della rafforzata convergenza tra fotovoltaico e auto elettrica. Si tratta infatti di ragionare in ottica PNIEC 2030 sulle attuali opportunità della generazione distribuita e digitalizzata dell’energia elettrica, legate alla compensazione di fonti energetiche tipicamente non programmabili e alle opportunità per i prosumer.

Siamo al tema delle UVAM (Unità Virtuali Aggregate Miste), che schiudono alle unità medio-piccole di produzione e di consumo la possibilità di offrire servizi a Terna e “partecipare” così al mercato del dispacciamento. “Nonostante tutte le difficoltà burocratiche che impattano i sistemi integrati di fotovoltaico e accumulo – commenta Cavriani -, siamo nel pieno della transizione energetica e le batterie ne sono protagoniste”. In prospettiva, arriveranno novità importanti per l’accumulo su utility scale, parlando di UVAS (Unità Virtuali Aggregate di Storage), mentre già si parla di un disegno di legge sulle cosiddette UVAR, dove la R sta per sistemi di ricarica dei veicoli elettrici, che si andranno presto a integrare alla rete elettrica, riprendendo il concetto di V2G.

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Maria Cecilia Chiappani

Copywriter e redattore per riviste tecniche e portali dedicati a efficienza energetica, elettronica, domotica, illuminazione, integrazione AV, climatizzazione. Specializzata nella comunicazione e nella promozione di eventi legati all'innovazione tecnologica.
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