Sono tanti i mezzi che oggi si vedono circolare sulle strade delle nostre città e non si tratta solo di comuni auto, moto e biciclette: monopattini elettrici, biciclette con pedalata assistita, hoverboard e persino segway permettono di muoversi agilmente e in modo rapido.
Si tratta di mezzi a emissioni zero, dal momento che per funzionare non necessitano di carburante, ma sono alimentati da corrente elettrica o da batterie: in pratica sono AEE (Apparecchi Elettrici ed Elettronici) e, come tali, quando arriva il momento di smaltirli si trasformano in RAEE, ovvero Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche.
In quanto RAEE, non vanno trattarli come rifiuti qualsiasi: per sapere come gestirli il consorzio Ecolamp, specializzato nella raccolta e nel riciclo dei RAEE, fornisce alcuni pratici consigli per smaltire questi prodotti non più funzionanti in modo corretto, ma soprattutto eco-sostenibile.
E-bike e hoverboard sono RAEE e pertanto devono essere portati nelle isole ecologiche comunali, ovvero in quei centri di raccolta dove i cittadini conferiscono anche i rifiuti ingombranti, quelli speciali o quelli pericolosi e dove sono presenti contenitori dedicati alle diverse categorie di rifiuti. Per i RAEE, ad esempio, ne esistono addirittura 5 per essere avviati al corretto processo di riciclo.
Non solo: possono anche essere consegnati nei negozi che vendono articoli elettrici ed elettronici, specializzati e non. Questa modalità, definita 1contro1, prevede l’acquisto di un nuovo prodotto equivalente per ogni rifiuto consegnato. Grazie a una corretta raccolta differenziata, i rifiuti vengono trasportati e quindi trattati in impianti specializzati, ricavandone materiali utili per nuove produzioni, come ad esempio metallo, plastica, vetro, schede elettroniche o motori.
Lo scorso anno delle circa 3.900 tonnellate di RAEE gestite da Ecolamp, oltre il 96% è stato recuperato sotto forma di materia o di energia. Un risultato importante, raggiungibile e incrementabile grazie anche alla partecipazione dei cittadini: ognuno nel suo quotidiano può, infatti, contribuire con alcune piccole accortezze ad alimentare l’economia circolare con risorse preziose e a non produrre semplicemente inutili rifiuti.