Il settore dell’illuminazione sta vivendo un’evoluzione tecnologica incentrata sui led e sulla gestione della luce che porta con sé indubbi vantaggi: efficienza energetica, sostenibilità, benessere delle persone. A tutto questo si aggiunge l’avvento dell’Internet of Things (IoT) che mette in comunicazione cose, dati e persone.
Tutto questo porta la luce a diventare la protagonista di un cambiamento culturale e progettuale: “Luce di qualità. Rivoluzione tecnologica e cultura della progettazione” è il titolo del convegno, realizzato da Aidi (Associazione Italiana di Illuminazione) e Assil (Associazione Nazionale Produttori Illuminazione federata Anie Confindustria), organizzato da Messe Frankfurt.
La qualità della luce è un processo complesso che richiede continui aggiornamenti ed adeguate competenze e vede coinvolta tutta la filiera: architetti, progettisti, lighting designer, produttori, imprese di installazione e manutenzione degli impianti.
Il presidente di Assil sottolinea come “la digitalizzazione e le nuove tecnologie in campo aprano nuove possibilità offrendo grandi potenzialità di sviluppo. La luce è destinata a giocare un ruolo sempre più importante, oltre a essere un elemento strategico per la diffusione dell’IoT è anche uno strumento indispensabile per la sicurezza delle città, per la valorizzazione di monumenti, è in grado di migliorare il benessere delle persone”.
Concorde anche Margherita Süss, presidente Aidi che evidenzia che luce di qualità significa integrazione e valore uniti a una progettazione e una corretta selezioni di materiali.
La Luce di qualità porta benefici sociali ed economici grazie alla tecnologia LED che offre riduzione dei consumi energetici, sicurezza e benessere delle persone, nonché di interazione con altri servizi: connettività, telecontrollo, stazioni di ricarica per veicoli elettrici…
Ma in questo contesto gioca un ruolo chiave la gestione e il controllo intelligente della luce che necessita di un’accurata conoscenza dei sistemi e degli effetti complessivi della luce sugli individui, sia delle potenzialità offerte dalle attuali tecnologie.
“La luce è da considerarsi come un materiale da costruzione, non arriva dopo: l’architettura è viva e i materiali devo sapersi trasformare e plasmare” ha aggiunto l’architetto Giulio Ceppi.
“Gli architetti ormai costruiscono attraverso la luce, la luce naturale è variabile e dinamica in intensità e colore. La sfida è quella di riuscire a cogliere la massima utilizzabilità della luce naturale e sfruttare le potenzialità della luce artificiale per ottimizzare efficienza, risparmio e benessere. Questo è il concetto di luce di qualità” ha sottolineato Chiara Aghemo, presidente sezione Aidi Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.
Ma cos’è quindi la luce di qualità?
È saper rispettare le regole, è raggiungere il benessere e la sicurezza delle persone, è saper dare la corretta valorizzazione agli spazi, è permetterne una corretta fruizione, è un risultato voluto e rispettoso dell’ambiente e delle persone.