La luce naturale è stata l’unica fonte di illuminazione fino all’inizio del XX secolo, quando la diffusione delle sorgenti elettriche ne ha cambiato il ruolo per portare luce anche in spazi dove l’illuminazione naturale era assente o insufficiente. Certo in architettura si è sempre cercato di bilanciare luce naturale e luce artificiale e oggi più che mai la ricerca del benessere dell’individuo per garantire condizioni ambientali ottimali durante tutto l’arco della giornata è imprescindibile.
Tecnologie di illuminazione basate sui LED, sorgenti allo stato solido, consentono di riprodurre la dinamicità della luce naturale, che varia di intensità e temperatura di colore e hanno portato alla nascita del “Human Centric Lighting”(HCL), una progettazione orientata al mantenimento dei ritmi circadiani che migliora le prestazioni cognitive e stimola emozioni, grazie anche a sistemi di gestione intelligente dell’illuminazione.
Proprio la gestione della luce consente il connubio con gli impianti degli edifici poiché grazie alla connettività l’apparecchio di illuminazione si trasforma in un nodo di rete diventando parte integrante del sistema.
L’illuminazione entra dunque mondo dell’Internet of Things (IoT) dove gli oggetti dialogano tra loro, creando vantaggi e facilitazioni di utilizzo e gestione attraverso smartphone e tablet.
Il futuro dell’illuminazione connessa porta con sé parecchi vantaggi come, ad esempio, generare informazioni utili per gestire i consumi energetici e diventare un punto di raccolta dati, con applicazioni in termini di efficienza energetica e sicurezza.
Ma è necessario che al centro di questa trasformazione ci sia sempre la persona, ma la luce deve avere caratteristiche imprescindibili: efficienza energetica, sostenibilità ambientale, capacità di creare comfort e aumento della produttività.
In questo Focus troverete approfondimenti tecnologici, aspetti legati allo sviluppo dei componenti e alcune delle novità presenti sul mercato.