Climatizzazione: design fa rima con tecnologia

Design e tecnologia Stylish Daikin

Si potrebbe definire un grande equivoco. Quale? Quello di credere che il design sia appannaggio esclusivo dell’arredo. Non è così. Innanzitutto, è doverosa una precisazione riguardo al termine. Design traduce dall’inglese il verbo progettare o disegnare che può tranquillamente riferirsi al progetto di una poltrona, di un citofono o del climatizzatore.

Quello che cambia è l’approccio al progetto. Una poltrona non implica l’interfacciarsi con ingegneri, installatori e tecnici a differenza di un qualsiasi oggetto tecnologico. Il designer, in questo caso, deve essere in grado di trasmettere il suo stile, rendendo l’oggetto non solo bello o di charme ma anche migliorando l’esperienza d’uso per tutti (dall’utente all’impiantista).

Un esercizio non facile come ha spiegato Alexander Shlag, designer, co-founder e Ceo dell’agenzia Yellow Design, nel corso della presentazione di Stylish, l’ultimo climatizzatore a parete della giapponese Daikin.

Daikin Stylish AutumnDesign in primo piano

“Creare un oggetto tech, dove ogni singola componente debba essere complementare alle altre, non è semplice. Ci sono stati tanti aspetti tecnici da superare, come struttura e posizionamento del motore o movimento delle alette direzionali che hanno chiamato in causa idraulici, ingegneri, elettricisti. I quali non basano il lavoro sul concetto estetico ma solo su quello della funzionalità. Nel caso di Stylish la scommessa era quella di rendere ancora più compatto l’apparecchio, senza perdere in comfort ed efficienza, oltre a un design che fosse in armonia con l’interior. Scommessa non facile ma che abbiamo vinto”.

E infatti Stylish con i suoi 18,9 cm di spessore, risulta essere attualmente l’unità da parete più sottile sul mercato.

In questo caso il contributo del designer è stato quello di dare ad un oggetto (o meglio, un elettrodomestico) come il condizionatore, spesso brutto e di un colore che poco c’entra con il resto dell’arredo, una forma elegante in accordo con tutto il resto. Non a caso, nella palette di colori, si è aggiunto blackwood, la cui texture ricorda la corteccia di un albero, complice all’incremento dell’illusione di un “brezza boschiva”.

Dall’idea al risultato finale

Daikin da qualche anno preferisce partire, nelle progettazioni, da un approccio non solo funzionale ma anche emotivo – spiega Shlag. Il nostro compito era quello di rendere invisibile il condizionatore. Le persone non sono interessate all’apparecchio, vogliono solo godere degli effetti positivi che questo comporta”. Vero, ma rendere meno “macchia” quella presenza sul muro è compito del design. Come nel caso di Stylish, il cui design asciutto e pulito lo rende facilmente integrabile nell’interior.

Daikin Stylish Design e tecnologiaInsomma, un bell’oggetto, perfetto e funzionale che si è perfino aggiudicato il prestigioso l’IF Design Awards. Un esempio concreto di dialogo tra tecnologia e design ma anche spunto di riflessione per i tanti bravi designer in cerca di occupazione. Saper progettare bene significa non solo regalare bellezza ma migliorare la quotidianità di chi utilizzerà quel prodotto.

Quindi se fossi un giovane designer, farei di tutto per farmi notare da chi produce oggetti tecnologici. E non solo perché probabilmente guadagnerei di più ma perché il risultato del mio lavoro farebbe, nel quotidiano, la differenza per molti.

 

Articolo realizzato da Anna Caldera – giornalista e direttore del magazine online La casa in ordine – per ElettricoMagazine

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