Perché conviene avere un’illuminazione LED

Risparmio energetico, sostenibilità, manutenzione ridotta, basso indice di sostituzione… sono solo alcuni dei motivi che indicano come l’illuminazione led sia la strada da percorrere
illuminazione led

La saggezza popolare, quella dei nostri nonni, riassume in poche parole concetti complessi come quelli sul risparmio energetico o la sostenibilità. Il detto “chi più spende, meno spende” è quantomai attuale in questi anni di consapevolezza sugli sprechi e sulla ricerca di fonti rinnovabili e a basso impatto. Una di queste ricerche riguarda l’illuminazione e le sorgenti.

Da 10.000 A 100.000 ore di durata, abbassa l’indice di sostituzione

Gli studi sui LED e la progressiva sostituzione delle vecchie sorgenti hanno portato, e stanno sempre più portando, a un triplice ordine di risparmio: energetico, di materie prime e di riduzione dei rifiuti indifferenziati.

LED bulboPer quanto riguarda il risparmio energetico, è importante sapere che confrontando le potenze tra una sorgente alogena e una Led il rapporto è circa 3,5:1. Quindi, sostituendo una qualsiasi lampadina di casa si riesce a passare da 43 W a 13 W con una durata dieci volte superiore a parità di lumen emessi. Una sorgente LED dura dalle 30.000 alle 100.000 ore contro le 10.000 di fluorescente compatta. E quindi con un più basso indice di sostituzione. Questo è particolarmente vero per le città o i grandi impianti sportivi, nei quali decine di fari illuminavano a giorno le partite con proiettori alogeni ora sostituiti da analoghi a Led.

Con le nuove sorgenti, più sostenibili e longeve, si ottiene anche un deciso miglioramento della qualità della visione di gioco e televisiva, e risparmi sulla gestione della manutenzione.

Con il LED si ha una sensibile riduzione dei costi di manutenzione urbana e una diminuzione dei costi per l’utente finale

Manutenzione e illuminazione LED

Un discorso analogo vale per la manutenzione e la visione in ambito urbano, la sostituzione dell’intero parco armature stradali sta portando a risparmi importanti nelle casse comunali. Nel mio precedente articolo sull’illuminazione stradale si accennava a Milano e alla sua riduzione delle “bollette elettriche cittadine sono drasticamente diminuite, Milano è passata dagli 87 kWh pro capite ai 42 kWh attuali e nel complesso si passerà da 114 milioni di kWh a 55 milioni di kWh annui”. Una convenienza sul medio/lungo periodo che sta portando benefici e risorse all’intera comunità, in termini di qualità della vita, sicurezza e sostenibilità.

Lonato Del Garda: un esempio di smart lighting

Un secondo esempio interessante è Lonato del Garda (BS), la città ha completamente ridisegnato la propria identità luminosa.

“Il progetto ha portato a una maggiore sostenibilità e una considerevole riduzione dei consumi, con tutto ciò che ne consegue in termini di contenimento della spesa pubblica: a seguito dell’intervento di Citelum, il Comune di Lonato del Garda potrà infatti certificare oltre il 68% di risparmio energetico con equivalente riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera. Tutto ciò grazie ad una perfetta sincronia tra i sistemi installati, che vanno dalle sorgenti LED, con potenze decisamente più basse rispetto a quelle precedentemente utilizzate, alla regolazione dei flussi luminosi nelle ore notturne, a sofisticati sistemi di regolazione degli impianti attraverso la gestione telecontrollata degli stessi. Altro obiettivo importante è stata la riduzione dei costi di gestione degli impianti attraverso un’ottimizzazione dei tempi e delle modalità di intervento su eventuali guasti: ciò è stato reso possibile grazie ad un innovativo sistema di QR CODE” (fonte Citelum con Cariboni Group).

CITELUM lonato-del-garda illuminazione led

Lo stesso discorso può essere traslato sul singolo utente domestico. Grazie a semplici calcoli è possibile farsi un’idea sulla convenienza del Led, anche con un prezzo della sorgente più elevato.

Il forum Illuminotronica mette a disposizione online una veloce guida sul tema del Led, da qui può vedere come il passaggio da una tecnologia all’altra sia vantaggioso: “Con le vecchie lampadine incandescenti se moltiplichiamo le nostre 25.000 ore di funzionamento per 60 W otteniamo 1.500 Kilowattora. Moltiplichiamo i 1.500 KWh per il costo di circa 0,17 €/KWh, e otterremo 255 euro di consumi. Se aggiungiamo anche il costo della lampadina otteniamo il Total Cost of Ownership, ovvero 276 euro. Un risparmio notevole lo vediamo già con le lampadine CFL. Moltiplicando le 25.000 ore per 14 W otteniamo 350 kWh. Sempre ad un costo di 0,17€ /KWh, i 350KWh si traducono in una spesa di 59,5 euro. Aggiungendo poi le 3 lampadine ai consumi arriveremo a 64 euro di Total Cost of Ownership. Infine, eccoci finalmente ai nostri LED. 25.000 ore moltiplicate per 9 W risulteranno in 225 kWh, quindi una spesa di euro 38,25. Aggiungendo i 15 della lampadina otterremo il Total Cost of Ownership, ovvero 53,25 euro.”

Un ulteriore strumento di calcolo online, veloce e intuitivo, è quello proposto da Philips Lighting: un simulatore sui risparmi energetici ed economici tra le diverse sorgenti sul mercato, inserendo i dati facilmente reperibili sulla confezione viene calcolato il risparmio in euro.

Shuji NakamuraDove ci porterà la tecnologia?

Ad oggi la tecnologia LED, con gli ultimi sviluppi, è il massimo disponibile, ma la ricerca prosegue il suo cammino concentrandosi su nuovi materiali e conduttori sempre più prestanti. Da qualche anno si parla di sorgenti OLED, soprattutto per il mercato automotive, e di possibili sviluppi sul Laser o l’induzione. Ma su questo si sta ancora lavorando, come aveva confermato Shuji Nakamura, con nipponica discrezione (premio Nobel per la Fisica nel 2014 e inventore del LED blu), al Led Professional Symposium + Expo di Bregenz.

 

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Andrea Calatroni

Giornalista freelance specializzato sulla luce, ha diverse collaborazioni attive con riviste di settore, è contributor per blog con contenuti sulla luce decorativa e di design. Come copywriter ha collaborato con aziende d’illuminazione e lighting designer italiani
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