Le pompe di calore stanno conquistando il mercato delle soluzioni di riscaldamento e climatizzazione. A livello europeo, il mercato è cresciuto almeno del 7% nel 2018, secondo la European heat pump association: in nove Paesi analizzati, l’anno scorso sono state vendute più di 12 milioni di pompe di calore, confermando il trend di crescita per il quinto anno consecutivo. Se si manterranno questi volumi costanti, si prevede un raddoppio del mercato europeo entro il 2024.
Anche in Italia si conferma questo andamento. «Stiamo registrando un crescente interesse per una soluzione integrata che risponda alle necessità di riscaldamento, raffrescamento e acqua calda sanitaria», afferma Matteo Refosco, Business Development Manager – Heating and Mini Chillers, Air Conditioning di Mitsubishi Electric. Parliamo di una realtà che ha quasi un secolo di vita, protagonista mondiale nel campo delle apparecchiature elettriche ed elettroniche e che in Italia è attiva da 35 anni.
Il futuro guarda a un importante sviluppo legato alla sempre maggiore esigenza di climatizzare, oltre che riscaldare. Oggi il fabbisogno di raffrescamento è decisamente superiore a quello di riscaldamento ed è motivato sia alla qualità dell’involucro che caratterizza buona parte del patrimonio edilizio sia agli effetti della riforma delle tariffe elettriche che vedono l’uso di un generatore ad alimentazione elettrica qual è la pompa di calore sempre più conveniente rispetto a una caldaia, anche su edifici esistenti.
Occorre aggiungere un’altra domanda: che livello di comfort si vuole raggiungere? Partendo dal presupposto che sia un utente che desideri mantenere una temperatura ideale per il suo comfort, e ragionando sul parco installato, prevalentemente costituito da caldaia a metano con radiatori in edifici poco isolati termicamente, è possibile risparmiare dal 10% al 30% in bolletta, in funzione di diversi fattori.
Per contare su risparmi più significativi e godere di un comfort migliore occorre però intervenire sulla struttura abitativa, migliorandone le prestazioni energetiche con interventi mirati. È importante che il cliente prenda coscienza della riforma delle tariffe elettriche e cambi anche il proprio piano tariffario per quanto riguarda la fornitura di energia elettrica. Si tratta di un passo fondamentale per andare a raggiungere gli obiettivi di risparmio sopra citati. Uno strumento utile è il portale avviato da Arera lo scorso anno dove semplicemente inserendo il CAP, l’impegno di potenza del contatore e i consumi, riceve una serie di nominativi di utility locali in grado di far risparmiare sensibilmente sulla fornitura di energia elettrica.
Certamente, in maniera particolare sulle residenze mono e bifamiliari, che a livello italiano sono assai diffuse. In queste strutture immobiliari, lo spazio abitativo interno è maggiore rispetto alle soluzioni condominiali. È una possibilità interessante, dato che la pompa di calore ha degli ingombri superiori rispetto a una caldaia murale con produzione istantanea di acqua calda sanitaria. Inoltre, le villette possono prevedere o combinare, nel caso sia già presente, un impianto fotovoltaico da cui produrre energia elettrica.
Grazie poi agli incentivi fiscali, per le ristrutturazioni o per la riqualificazione energetica, questo tipo di parco abitativo in particolare assume ancora più interesse. Infatti, è stato oggetto di interventi migliorativi, con la sostituzione di serramenti o la predisposizione di cappotto termico di cui hanno beneficiato un milione e mezzo di edifici. In questo senso, le migliorie in termini di efficienza energetica hanno permesso l’impiego di pompe di calore su radiatori che, grazie a migliori prestazioni energetiche possono lavorare a temperature più basse, ideali per l’heat pump.
La nostra offerta prevede soluzioni integrate, che comprendono tutti questi servizi. Oggi stiamo ampliando la gamma in termini di volume di acqua calda sanitaria. Partiti con proposte da 200 litri, abbiamo previsto nei prossimi mesi di ampliare la gamma con accumuli da 170 e 300 litri, in modo da rispondere in maniera più flessibile a minori o maggiore esigenze e fabbisogni. Per esempio il modello MrSlim+ con accumulo sanitario da 200 litri (PUHZ-FRP71VHA, EHST20C-VM2C), durante il periodo estivo, è in grado di produrre acqua calda sanitaria recuperando il calore sottratto ai locali dal climatizzatore ad aria collegato all’unità esterna.
Si sta ampliando l’offerta in modo analogo alle nostre proposte, lavorando sull’aumento del volume di stoccaggio e sull’integrazione sempre maggiore con il fotovoltaico che permette di sfruttare meglio l’apporto e l’autoconsumo dell’energia elettrica prodotta.
Mitsubishi Electric ha lavorato a questo proposito su due fronti: aumentare la consapevolezza dell’utente finale attraverso l’apertura di un portale dedicato, dove è presente anche un calcolatore che permette anche ai meno esperti di comprendere il consumo energetico, inserendo semplicemente i dati fondamentali della bolletta gas, i metri quadri della propria casa e calcolare immediatamente quanto si potrebbe risparmiare adottando una pompa di calore, sostituendo un impianto tradizionale a radiatori. Sulla stessa pagina è possibile chiedere una consulenza a una rete di installatori da noi formati, competenti e specializzati proprio nell’upgrade tecnologico caldaia/heat pump. Circa 70 HP (Heating Partners), dislocati lungo tutta la penisola, che sapranno fornire una consulenza mirata a comprendere se vi sia un’effettiva convenienza e spazi per adottare una determinata soluzione.
Inoltre, il sostegno a livello legislativo dato alle pompe di calore ha permesso di ridurre sensibilmente, se non annullare, il divario di prezzo tra queste e le soluzioni tradizionali. Penso, per esempio, al conto termico che, qualora il valore dell’incentivo sia inferiore a 5.000 euro, permette di recuperare buona parte della spesa in pochi mesi dal termine dei lavori.
Dal punto di vista tecnologico si punterà sull’adozione di gas refrigeranti ancor più ecocompatibili, mentre a livello applicativo si cercherà di arrivare a soluzioni con una maggiore fruibilità anche per gli edifici esistenti.