Lo suggerisce il nome. Un impianto solare termico trasforma l’energia solare incidente sulla superficie terrestre in energia termica.
Un impianto solare termico permette di risparmiare energia, ridurre i costi di gestione, accedere alle detrazioni fiscali.
Il risparmio complessivo arriva anche al 40% negli impianti combinati, cioè quando si integra il riscaldamento degli ambienti, oltre che la produzione di acqua calda sanitaria.
La direttiva RES (Renewable Energy Sources) sulla promozione dell’uso di energia da fonti rinnovabili è stata recepita in Italia con il D.Lgs. 28/2011 che ha stabilito per tutti gli edifici di nuova costruzione e per le ristrutturazioni rilevanti (ovvero demolizione e ricostruzione) alcuni obblighi.
Un impianto di produzione di energia termica deve essere progettato e realizzato in modo da garantire il contemporaneo rispetto della copertura, tramite l’energia prodotta da impianti a fonti di energia rinnovabile – nella somma dei consumi previsti per il fabbisogno energia primaria complessivo dell’edificio – delle seguenti percentuali: 20% con richiesta titolo edilizio presentata dal 31/05/2012 al 31/12/2013; 35% con richiesta titolo edilizio presentata dall’01/01/2014 al 31/12/2016; 50% con richiesta titolo edilizio presentata dall’01/01/2017.
Un impianto di produzione di acqua calda sanitaria deve essere progettato per garantire almeno il 50% della copertura del fabbisogno di energia primaria per acqua calda sanitaria con impianti a fonti di energia rinnovabile.
Le ultime innovazioni tecnologiche possono rivoluzionare l’impiego e le strategie di progetto. In occasione del Convegno organizzato da Viessmann durante l’ultima edizione di MCE, Mauro Braga – di Viessmann Italia – nel corso del suo intervento, ha presentato il collettore solare piano Vitosol 200-FM, primo pannello con brevetto Viessmann ThermProtect che introduce una nuova concezione di solare termico.
Viessmann ThermProtect è dotato di rivestimento selettivo Thermochrome, riduce la temperatura di stagnazione ed evita la formazione di vapore: in condizioni di inattività, con una pressione corretta dell’impianto non si forma vapore, mentre qualora la pressione nell’impianto fosse inadeguata, la quantità di vapore è comunque limitata e rimane confinata nel collettore, senza coinvolgere l’impianto.
ThermProtect consente un diverso approccio al dimensionamento delle superfici e degli accumuli, diversi parametri di pressione e temperatura, nuove potenzialità e, quindi, nuovi campi di impiego. Il nuovo collettore soddisfa, inoltre, la quota di copertura per la Direttiva RES (fino al 50% dal 2017) per la produzione di acqua calda sanitaria e l’integrazione riscaldamento.
Non si verificano così problemi di sovradimensionamento ed è possibile installare accumuli contenuti.
Grazie all’elevato grado di rendimento certificato Keymark e alla maggiore superficie captante installata e incentivabile, Vitosol 200-FM offre anche un contributo significativi all’innalzamento della classe energetica e consente di sfruttare le detrazioni fiscali e il nuovo conto termico.
Autore: Maruska Scotuzzi per ElettricoMagazine