Una visione completa del mercato della sicurezza outdoor, dal controllo accessi nei parcheggi alle barriere perimetrali: ecco il primo focus tecnologico della nostra visita a Sicurezza 2023. Come nella smart home e negli smart building, anche questo segmento è fortemente connesso all’integrazione e alla flessibilità. Soluzioni innovative, affidabili e scalabili, per rispondere con concretezza ed efficienza a tutte le esigenze applicative.
Partiamo dunque dalle molteplici declinazioni del concetto di barriera, fisica o digitale, che consente di proteggere le aree esterne di ville, giardini, condomini, negozi, parcheggi, uffici e fabbriche. Regolandone l’accesso o segnalando la presenza di potenziali intrusi.
Dedicati ai parcheggi, aree sempre più delicate nei contesti urbani, residenziali e commerciali, i sistemi di controllo accessi Hörmann sono composti da sbarre, sistemi a barriera e stazioni di ingresso/uscita con parchimetri. Le sbarre, in particolare, sono disponibili in diverse grandezze ed esecuzioni, adatte sia a piccoli parcheggi sia a strutture multipiano. Riescono infatti a bloccare il transito fino a una larghezza di 10,5 metri. Inoltre, in base a spazio e contesto, si possono scegliere con asta piatta, rotonda, ottagonale e snodata.
Altra proposta, i sistemi a barriera, che consentono il transito con diversi strumenti di comando e di identificazione, riconoscimento automatico del numero di targa, logo induttivo, schede transponder o smartphone. In caso di uso illecito (es. sollevamento forzato), la tecnologia di protezione antivandalismo di serie per tutte le soluzioni di controllo accessi evita il danneggiamento delle barriere. Hörmann offre anche stazioni di ingresso e di uscita, con relativi parchimetri, dedicate ai parcheggi a pagamento. Tutti i sistemi si prestano anche alla gestione via web.
Restando in tema di smart parking, ecco la proposta di 4XP, azienda che offre sia colonnine per la regolazione degli accessi ai parcheggi sia software e servizi per una loro gestione intelligente. XModuleS, per esempio, è un dispositivo elegante e compatto, ideale per accedere in modo rapido al proprio spazio riservato. L’area di interazione con l’utente si basa su una serie di moduli configurabili e personalizzabili come da richiesta del gestore. Ogni modulo si illumina nel momento in cui avviene l’interazione, guidando l’utente in un’esperienza semplice e gradevole. La struttura modulare, inoltre, consente di intervenire per la verifica e/o sostituzione agile di ogni singolo apparecchio, senza bisogno di strumentazione dedicata.
XModuleS e i suoi componenti nascono come device IoT. Associati al sistema XCloud, permettono di monitorare in tempo reale il sistema e di fare manutenzione preventiva. Ogni colonnina, infine, è dotata di monitor e lettore di badge. Con la possibilità di installare anche: citofono Voip, lettore QRCode, lettore di carte di credito tap-in/tap-out e stampante a rotolo.
Altro elemento chiave del controllo accessi in parcheggi e spazi pubblici sono i dissuasori. La serie EM di soluzioni elettromeccaniche Pilomat risponde efficacemente alle esigenze di ogni suolo da proteggere. I prodotti necessitano di poca manutenzione e sono semplici da installare e da utilizzare. Salita e discesa sono azionate dall’attuatore elettromeccanico integrato. In particolare, i dissuasori automatici serie EM sono consigliati in installazioni con alta frequenza di utilizzo (circa 1000 cicli/giorno). Inoltre, la scheda elettronica è predisposta per la gestione di 9 unità.
Pilomat offre anche un’ampia scelta di configurazioni opzionali:
Passando all’automazione residenziale, Benincà ha portato alla fiera Sicurezza una nuova proposta per la regolazione dell’apertura dei cancelli con ante battenti. Tom, questo il nome del motoriduttore irreversibile disponibile a 230 Vac o 24 Vdc, garantisce una gestione agevole del sistema. I tecnici, infatti, hanno la possibilità di fissare nella posizione desiderata i fermi, che scorrono su appositi binari, tramite delle viti. Il motoriduttore è disponibile nelle versioni con encoder o due finecorsa elettromeccanici. Presenta ingombri ridotti, con una larghezza di 96 mm, e quote di installazioni minime anche da terra che lo rendono ideale in ogni contesto abitativo.
Altrettanto funzionale e robusto, il motoriduttore Bull624 Turbo per il controllo dell’apertura delle ante scorrevoli. Si tratta di una soluzione a 24 Vdc per uso intensivo, con centrale incorporata ed encoder virtuale. L’alimentatore switching 115/230 Vac, inoltre, garantisce consumi ridotti (0,8W) e lungo ciclo di vita dell’attuatore. La centrale di comando, sita nella parte superiore del motore, agevola anche le operazioni di cablaggio.
Dal controllo accessi alla protezione delle aree esterne perimetrali: ecco la nuova barriera a microonda. Un’evoluzione della tradizionale tecnologia a infrarossi capace di rilevare i movimenti attraverso lo sviluppo di un fascio di onde elettromagnetiche ad alta frequenza. Creando una barriera invisibile ma particolarmente sensibile e affidabile per il diametro ottenuto. Nella pratica, a fiera Sicurezza ne abbiamo trovati due modelli. Le barriere Mana di Politec, con portata di 250 metri, sono concepite per la protezione esterna di grandi siti. Una soluzione versatile, disponibile nelle versioni solo a microonde o in doppia tecnologia con gli infrarossi, dove ciascuna sezione ha un’uscita di allarme indipendente, gestibile in And/Or direttamente dalla centrale di allarme.
Micro-Ray di Cias Elettronica, invece, è una barriera con raggi a microonda lineari dalla grande affidabilità e dalla totale immunità agli agenti atmosferici anche estremi. Ogni colonna può essere alta da 1 a 3 metri, non necessita di riscaldatore e può integrare da 1 a 4 raggi a microonda. Questi ultimi sono indipendenti nella gestione degli allarmi. I moduli, infatti, creano raggi molto stretti: l’eventuale scatto si deve alla loro interruzione, non all’analisi della perturbazione generata da eventuali movimenti all’interno del volume, come avviene nelle principali barriere a microonda sul mercato. La logica digitale Fuzzy applicata a ciascun raggio permette dunque di gestire il segnale e ottenere il miglior compromesso rilevazione/allarme improprio. Nel caso di impianti integrati, il sistema permette la gestione tramite RS485 e con il modulo di interfaccia dedicato su IP. Con la possibilità di alimentazione Power Over Ethernet.