Nel dicembre 2016 il CEI ha pubblicato la Specifica Tecnica CEI 64-21 – “Ambienti residenziali: impianti adeguati all’utilizzo da parte di persone con disabilità o specifica necessità” con lo scopo di fornire prescrizioni da applicare agli impianti elettrici di unità immobiliari a uso residenziale utilizzati da persone con disabilità o con necessità specifiche” (denominate nel seguito PNA) nei casi in cui vengano espressamente richieste dal committente (nota 1). A Giugno 2021 è stata pubblicata la Norma CEI 64-21 che sostituisce completamente la questa specifica tecnica.
Pur non essendo una norma vera e propria, anche se ne conserva la numerazione CEI, la Specifica Tecnica CEI 64-21 rappresenta un valido indirizzo, anche se non obbligatorio, per installatori e progettisti incaricati della realizzazione di un impianto elettrico in unità abitative utilizzate da persone con disabilità o con specifiche necessità.
In pratica, se il committente richiede un impianto elettrico con dotazioni impiantistiche adatte a determinate disabilità, la Specifica Tecnica fornisce utili indicazioni per una realizzazione impiantistica adatta alle esigenze delle persone disabili che usufruiranno dell’impianto elettrico (nota 2).
Le specifiche necessità delle persone PNA sono suddivise in nove tipologie in funzione tipo di disabilità:
Le prescrizioni impiantistiche fornite dalla Specifica Tecnica CEI 64-21 sostituiscono, modificano o integrano quelle del Capitolo 37 della norma CEI 64-8 e riguardano in particolare la realizzazione e la definizione di alcune parti dell’impianto e l’introduzione di alcuni sistemi operativi di gestione quali:
Punto di consegna, con particolare attenzione alla protezione dal rischio di incendio e alla selettività fra le protezioni (art. 4).
Quadro dell’unità abitativa (art. 5).
Nella Specifica Tecnica si consiglia di effettuare la protezione contro le sovracorrenti e contro i contatti indiretti rispettivamente con interruttori magnetotermici e con interruttori magnetotermici differenziali ad aumentata resistenza agli scatti intempestivi o dotati di dispositivo di richiusura automatica (ARD).
Si consiglia inoltre di installare, su ogni linea, degli interruttori del tipo magnetotermico-differenziali e di separare il circuito di alimentazione di eventuali apparecchi elettromedicali.
Nel caso di persona PNA con difficoltà cognitive (D9) il quadro dovrà essere dotato di chiusura e apertura esclusivamente con chiave.
Gestione degli accessi interni ed esterni al fine di ridurre l’impatto delle barriere architettoniche (cap. 6);
Numerose sono le prescrizioni per la gestione degli accessi che riguardano:
Gestione dell’illuminazione (art. 7);
Le prescrizioni per la gestione dell’illuminazione riguardano:
Gestione termica per la regolazione della temperatura degli ambienti, che deve preferibilmente essere dotata di un sistema automatico (art. 8);
Gestione degli allarmi (art. 9);
Occorrerà prevedere, quando ciò sia richiesto in funzione delle necessità e della sicurezza delle persone PNA, una serie di allarmi tecnici quali:
Gestione dell’assistenza (art. 10);
Molto importante è la gestione dell’assistenza, con impianti in grado di interfacciarsi e comunicare con l’esterno per monitorare, controllare e assistere, la persona PNA quali:
Continuità di servizio e del controllo carichi (art. 11)
La definizione della continuità del servizio elettrico è riconducibile a:
Nella figura qui sotto viene evidenziato in particolare che il quadro di appartamento deve essere posizionato a una altezza compresa tra 0,75 m e 1,4 m dal piano di calpestio.
A fronte di ognuna delle tipologie di disabilità (D) di cui sopra la Specifica Tecnica nella norma vengono indicate le dotazioni impiantistiche minime previste.
Articolo di UNAE Emilia Romagna per ElettricoMagazine
Nota 1: Ai fini della Specifica Tecnica CEI 64-21 si intende “persona disabile o con specifiche necessità” (PNA) una persona con ridotte o impedite capacità motorie e/o sensoriali, menomazioni, malattie o con età avanzata, non in grado di utilizzare l’unità immobiliare e l’impianto elettrico in autonomia e sicurezza.
Nota 2: La Specifica Tecnica CEI 64-21 si applica a nuovi impianti o a rifacimenti in unità abitative singole, mono o plurifamiliari (ville), o in condominio. Non è applicabile alle unità abitative in edifici dichiarati pregevoli per arte e storia, soggetti al DL 42/2004.
Nota 3: Prescrizioni particolari sono previste per persone PNA non udenti (il videocitofono dovrà avere la segnalazione di chiamata con dispositivo acustico-luminoso e dovrà consentire l’accoppiamento di protesi acustiche). Per PNA non vedenti la postazione citofonica dovrà essere dotata di pittogrammi in rilievo.
Nota 4: Nella Specifica Tecnica CEI 64-21 non sono forniti specifici valori di illuminamento né di autonomia dell’illuminazione di emergenza.