L’efficienza energetica è uno dei pilastri su cui si sta delineando un futuro sostenibile in Italia e in Europa. In questi anni – grazie all’emanazione di legislazioni, normative e incentivi a supporto dell’efficienza – abbiamo assistito alla riqualificazione energetica di edifici, residenziali e non residenziali, e allo sviluppo di progetti concreti nel settore industriale e della Pubblica Amministrazione.
I numeri dell’efficienza energetica sono oggi significativi, ma il lavoro da fare per seguire la questa strada virtuosa è ancora tanto.
Risparmiare energia grazie a soluzioni tecnologicamente innovative e scelte lungimiranti porta a grandi benefici e risultati: se da un lato porta a un risparmio sulle bollette, dall’altro contribuisce alla qualità della vita e a una riduzione dell’inquinamento e delle emissioni climalteranti.
Molti paesi hanno promosso programmi di incentivazione e sensibilizzazione con l’obiettivo di promuovere l’efficienza energetica e l’Italia non è stata da meno grazie a politiche per la ristrutturazione e l’efficientamento.
Proprio per raccontare quanto sia stato fatto in Italia è nato il libro “105 buone pratiche di efficienza energetica made in Italy” che testimonia casi concreti in settori che spaziano dall’industria alla pubblica amministrazione, dagli edifici residenziali e non residenziali al terziario, comprendendo anche servizi e consulenze energetiche, comunicazione e didattica.
Il libro (Edizioni Ambiente, Collana KyotoBooks) realizzato a cura del Gruppo di Lavoro “Efficienza Energetica” di Kyoto Club, racconta attraverso 105 esperienze come le capacità progettuali e realizzative stiano consentendo all’Italia di giocare un ruolo di primo piano nel settore dell’efficienza energetica.
Il libro presenta 105 casi reali legati all’efficientamento energetico che si distinguono per qualità, innovazione e risultati raggiunti con l’obiettivo di dimostrare che l’efficienza energetica porta grandi benefici.
I margini di intervento nel campo dell’efficienza energetica sono molteplici e le potenzialità ampie e diversificate. Gli esempi vanno dalla mobilità all’illuminazione, dall’edilizia ai processi industriali.
Gli interventi hanno un costo compreso tra 5.000 e più di 500.000 euro, con tempi di ritorno dell’investimento da meno di 18 mesi a più di 10 anni, replicabili dal punto di vista tecnico e della bancabilità.
“Questi casi ci raccontano di un uso efficiente dell’energia che incrementa la qualità della vita e migliora i servizi; ci parlano di aziende, di comunità, di pubbliche amministrazioni che con l’efficienza energetica hanno potuto reinvestire e ottenere nuove opportunità di sviluppo grazie a soluzioni innovative e tecnologie integrate e all’avanguardia. – ha sottolineato Laura Bruni, Coordinatrice del Gruppo di Lavoro “Efficienza energetica” di Kyoto Club e Direttore Affari Istituzionali Schneider Electric – Diffondere esperienze concrete, innovative e replicabili di efficienza energetica significa incrementare concretamente uno sviluppo economico sostenibile e la competitività italiana”.
“105 buone pratiche di efficienza energetica made in Italy” che testimonia casi concreti in settori che spaziano dall’industria alla pubblica amministrazione, dagli edifici residenziali e non residenziali al terziario
“È noto che le politiche di efficienza energetica possono avere benefici aggiuntivi rispetto alla riduzione dei consumi energetici: sulla crescita economica con variazioni sul PIL dell’ordine di 0,25 – 1,1% annuo e con un potenziale di creazione di posti di lavoro che varia da 8 a 27 posti annui per ogni milione di euro investito. – ha dichiarato Ilaria Bertini, Direttore aggiunto UTEE di Enea – Le politiche e le misure per l’efficienza hanno bisogno di un grande lavoro di coordinamento, di supporto tecnico, di monitoraggio e di comunicazione efficace. Questa nuova pubblicazione mira a diffondere e a rendere visibili esperienze concrete e replicabili di efficienza energetica per mercato, istituzioni, operatori, professionisti”.
“I margini di intervento nel campo dell’efficienza sono molteplici e le potenzialità sono ampie e diversificate, come anche gli esempi riportati in questo libro dimostrano. – conferma Gianni Silvestrini, direttore scientifico Kyoto Club – Se solo la metà del potenziale tecnico di risparmio venisse attuato, i consumi potrebbero essere ridotti del 40%. L’auspicio è che a livello nazionale come su scala europea vengano adottate politiche incisive e adeguate alle sfide che dobbiamo affrontare. Perché possiamo trarne beneficio tutti”.