Elettricità, rinnovabili e fossili: come cambia lo scenario dell’energia

Secondo il World Energy Outlook 2018 della IEA, lo scenario energetico è in evoluzione. In esso trovano sempre più spazio le rinnovabili, ma le fonti fossili non mollano la presa
world energy Outlook energia e rinnovabili

Cosa sta accadendo nel mondo, dal punto di vista energetico? Lo scenario globale in termini di domanda di energia sta cambiando profondamente. Se solo nel 2000, Europa e Nord America rappresentavano il 40% della domanda mondiale di energia e l’Asia il 20%; da qui al 2040, questa situazione si invertirà. L’Asia rappresenta la metà della crescita totale di gas naturale, il 60% dell’aumento di eolico e fotovoltaico e più dell’80% dell’incremento della domanda di petrolio e oltre il 100% della crescita di carbone e nucleare.

Non solo: se solo 15 anni fa, le società elettriche europee erano le protagoniste nella top ten mondiale, ora sei delle prime dieci sono utility cinesi.
A cambiare non è solo la geografia, ma anche il mix energetico, che pur evidenziando una crescita delle rinnovabili, vede tuttora pesare sensibilmente la quota delle fonti fossili.

Un quadro significativo di quanto accade e probabilmente accadrà lo offre l’International Energy Agency attraverso il World Energy Outlook 2018. Da qui emerge innanzitutto che il mondo ha sempre più fame di energia: la domanda è destinata a salire più del 25% fino al 2040, richiedendo oltre 2 miliardi di dollari l’anno d’investimenti in nuove forniture.  Secondo la IEA, dipenderà dalle scelte politiche governative il prossimo scenario energetico.

Rinnovabili, fossili ed emissioni

Innanzitutto, oggi si nota una tendenza decrescente dei costi del fotovoltaico e dell’eolico e una crescita dei prezzi del petrolio: nel 2018 per la prima volta dopo quattro anni i prezzi sono superiori agli 80 dollari al barile.

Ma a preoccupare è il quantitativo di emissioni di CO2 legate all’energia nel mondo: dopo tre anni sostanzialmente stabili, sono aumentate dell’1,6% nel 2017 e i primi dati suggeriscono un aumento continuo nell’anno in corso.

In un mix energetico in cui il carbone rimane la fonte principale e il gas naturale, in crescita, si attesta al secondo posto, le fonti rinnovabili crescono generando i due terzi delle aggiunte di capacità globali al 2040, grazie ai costi in calo e alle favorevoli politiche di governo, evidenzia la IEA. “Tutto ciò sta trasformando il mix mondiale, con la quota di rinnovabili in generazione che sale a oltre il 40% entro il 2040, dal 25% di oggi”.

Tuttavia il consumo di petrolio è previsto in espansione nei prossimi decenni, a causa dell’aumento dei prodotti petrolchimici, del trasporto su gomma e della domanda a livello di trasporto aereo. Ma soddisfare questo incremento a breve termine richiede che le autorizzazioni a progetti petroliferi convenzionali devono raddoppiare rispetto ai loro bassi livelli attuali. “Senza una simile ripresa degli investimenti, la produzione di shale gas statunitense, che si è già espansa a un ritmo record, dovrebbe aggiungere più di 10 milioni di barili al giorno da oggi al 2025”. Sarebbe come aggiungere una seconda Russia alla fornitura globale in sette anni, un’impresa storicamente senza precedenti.

Produzione elettrica IEA

Ma occorre fare di più per centrare gli obiettivi climatici, afferma Fatih Birol, direttore esecutivo dell’Agenzia internazionale dell’Energia: “Se il mondo è seriamente intenzionato a raggiungere i suoi obiettivi climatici, allora, a oggi, deve esserci una preferenza sistematica per gli investimenti in tecnologie energetiche sostenibili. Ma dobbiamo anche essere più intelligenti nel modo in cui usiamo il nostro sistema energetico esistente. Possiamo creare un margine di manovra sviluppando l’impiego di tecnologie per la cattura e il sequestro di carbonio (CCS), dell’idrogeno, migliorando l’efficienza energetica”.

Perché queste misure abbiano successo, prosegue Birol, occorre uno sforzo politico ed economico globale senza precedenti.

Elettricità protagonista, tra emobility e digital economy

Il settore dell’elettricità sta vivendo, secondo la IEA, la sua trasformazione più drammatica dalla sua nascita più di un secolo fa.

L’energia elettrica è sempre più il “carburante” prescelto nelle economie che si affidano maggiormente a settori industriali più leggeri, e su servizi e tecnologie digitali. La sua quota in termini di consumi finali a livello mondiale sta raggiungendo il 20% ed è destinata a salire ulteriormente.

Anche per quanto riguarda l’elettricità, i mercati stanno subendo una trasformazione senza precedenti dato dall’aumento della domanda indotta dall’economia digitale, dai veicoli elettrici e da altri cambiamenti tecnologici.

Proprio per questo, l’Agenzia nell’edizione 2018 del World Energy Outlook ha voluto esaminare anche l’impatto dell’elettrificazione nei trasporti, negli edifici e nell’industria. Rileva che una spinta molto più forte per gli ambiti della mobilità elettrica, del riscaldamento e dall’accesso all’elettricità potrebbero portare a un aumento del 90% della domanda di energia da oggi al 2040, rispetto al 60% previsto, un importo aggiuntivo che è quasi il doppio della domanda americana di oggi. Guardando proprio allo scenario elettrico, la quota di elettricità nel consumo finale sale a quasi un terzo, poiché quasi la metà della flotta automobilistica diventa elettrica entro il 2040 e crescerà anche nel settore residenziale e industriale.

L’elettrificazione apporta benefici, in particolare riducendo l’inquinamento, ma richiede ulteriori misure per decarbonizzare l’alimentazione elettrica se deve sbloccare il suo pieno potenziale come mezzo per raggiungere gli obiettivi climatici: altrimenti, il rischio è che le emissioni di CO2 siano solo spostate a monte dai settori di utilizzo finale alla generazione di energia.

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Andrea Ballocchi

Giornalista freelance, si occupa da anni di tematiche legate alle energie rinnovabili ed efficienza energetica, edilizia e in generale a tutto quanto è legato al concetto di sostenibilità. Autore del libro “Una vita da gregario” (La Memoria del Mondo editrice, prefazione di Vincenzo Nibali) e di un manuale “manutenzione della bicicletta”, edito da Giunti/Demetra.

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