Aria di novità, sul mercato italiano della ferramenta, protagonista di Hardware Forum 2019. Dalla filiera tradizionale all’e-commerce, dal punto vendita alle strategie online, fino al ruolo dei grossisti: i temi della manifestazione hanno trovato pieno riscontro nel convegno annuale di Assofermet Ferramenta, ulteriore occasione di approfondimento, in fiera, sul futuro del settore.
“Hardware Forum cresce negli espositori e nelle collaborazioni con gli attori della filiera, promuovendo iniziative sempre più aderenti alla realtà italiana della ferramenta/utensileria -, commenta in apertura Thomas Rosolia, amministratore delegato di Koelnmesse -. Si contano in questa edizione oltre 200 attività e incontri di matchmaking tra produttori e grossisti, mentre continua la collaborazione con BricoDay, l’evento di riferimento per gli operatori del settore bricolage”.
Apprezzata novità del 2019, la concomitanza di Hardware Forum con la mostra convegno That’s Mobility, un’alleanza strategica per il coinvolgimento dei visitatori professionali del comparto elettrico.
Come va il mercato della distribuzione ferramenta? Risponde l’analisi GFK, presentata al pubblico milanese dal sales lead manager Home Improvement, Energy e Automotive Ivano Garavaglia.
Il sell out del canale tradizionale nei primi sei mesi del 2019 ha dato buoni frutti: per i punti vendita superiori ai 100 mq, 5,5 miliardi di euro e +4,7% sul primo semestre 2019; 0,9 miliardi di euro e +5,6% sul tendenziale invece per quanto riguarda i grossisti.
Dalle interviste ai titolari delle attività sono inoltre emersi 4 temi chiave:
“Le vendite online rappresentano attualmente l’11% del fatturato globale del negozio – aggiunge Garavaglia -, percentuale che riflette il momento di cambiamento in ottica digitale del settore”.
L’analisi GFK sottolinea inoltre alcuni aspetti che riguardano il rapporto tra consumatore e punto vendita in termini di smart home. Questi gli elementi dell’indagine, focalizzati soprattutto sulle tecnologie per la sicurezza e il controllo, più affini alla ferramenta.
Affiancare al tradizionale punto vendita un negozio virtuale richiede sforzi notevoli e un netto cambio di strumenti e di mentalità. Lo conferma il terzo Osservatorio Permanente Multicanalità in Ferramenta (OPFM), dedicato alle possibili sinergie tra canali di vendita fisici e online.
Il primo dato interessante della survey 2019 riguarda l’organico dei rivenditori: il 76% delle realtà multicanale possiede oltre tre collaboratori, perché seguire questi negozi “gemelli” richiede personale dedicato. La svolta online richiede anche un adeguamento infrastrutturale del punto vendita stesso, con comunicazioni ad hoc e connessione wireless gratuita per i clienti. Il 70% del panel ha scelto inoltre di commercializzare i prodotti tramite piattaforma proprietaria, preferendola ai marketplace internazionali: una mossa strategica, da calibrare in base al proprio modello di business, fondamentale per non lasciare solo il proprio cliente quando esplora il mondo digitale.
In conclusione, la consapevolezza del canale tradizionale è il primo motore del rinnovamento del settore ferramenta/utensileria. Non a caso, il 71% dei titolari di negozi multicanale è soddisfatto di aver intrapreso questo percorso, confermando che l’e-commerce non è una minaccia ma un’opportunità per il settore.