Telmotor ha recentemente messo a disposizione dell’arte la propria esperienza e le proprie competenze tecniche, contribuendo alla ristrutturazione sul territorio bergamasco di due installazioni artistiche: la Basilica di Santa Maria Maggiore, nel cuore di Bergamo, e l’opera “Passi”, di Alfredo Pirri.
Azienda specializzata nelle forniture elettriche e nella distribuzione di prodotti e marchi di qualità per l’automazione industriale, negli anni Telmotor ha progressivamente ampliato le proprie competenze al settore della distribuzione di energia, all’illuminazione, alla building & home technology e alle energie rinnovabili, gestendo soluzioni integrate ad ampio raggio per il mondo dell’industria, delle infrastrutture e del terziario.
E proprio le soluzioni illuminotecniche di sono state fondamentali per ridare vita a due straordinarie opere artistiche nella città di Bergamo, territorio in cui l’azienda è nata e dove è fortemente presente.
Innanzi tutto, la ristrutturazione della prestigiosa Basilica di Santa Maria Maggiore in piazza Duomo a Bergamo: la Fondazione MIA, Ente che dal 1449 ha in gestione la Basilica, per festeggiare i suoi 750 anni ha, infatti, deciso di valorizzare il luogo e ha affidato al team Telmotor, con la supervisione di Mario Morosini e la regia di Riccardo Taccani, in collaborazione con il soprintendente architetto Giuseppe Napoleone e con l’architetto Domenico Egizi, consulente della fondazione MIA, lo sviluppo di un progetto innovativo e a regola d’arte per il rinnovo di tutto l’impianto di illuminazione interno, dando così nuova luce alla basilica, attraverso la migliore tecnologia LED.
A questo intervento si è affiancata anche l’opera ambientale “Passi”, realizzata nel cuore dell’ex centrale termoelettrica di Daste e Spalenga (BG), un progetto che porta la firma di Alfredo Pirri. Grazie all’artista e all’Associazione culturale “Contemporary locus”, l’ex centrale termoelettrica si è riaccesa giorno e notte attraverso l’opera, strutturata su superfici specchianti e un fenomeno luminoso che restituisce la luce del giorno durante la notte. I proiettori SBP, forniti da Telmotor e installati con il supporto del bergamasco Luca Colman, trasformano l’edificio in una sorta di lanterna, valorizzando e rivitalizzando attraverso l’arte questa “cattedrale industriale”, rimasta spenta per 60 anni.