Rinnovabili vs rete elettrica, una sfida alla non programmabilità dell’energia “pulita” che le utility non possono e non vogliono perdere, guardando i trend globali della transizione energetica verso la generazione distribuita e alla diffusione dei sistemi di accumulo. Proprio dal potenziale innovativo dell’integrazione tra rinnovabili e batterie – la “European Association for Storage of Energy” parla di un +49% della capacità installata di storage elettrico in Europa tra 2016 e 2017 -, nasce l’iniziativa pilota promossa da Edison nel proprio impianto fotovoltaico da 3,3 MW di Altomonte, in provincia di Cosenza.
L’operatore energetico italiano ha infatti associato al sito rinnovabile calabrese un sistema di accumulo da 822 kWh targato Electro Power Systems, che agisce a supporto della produzione da fonte solare, compensandone la tipica variabilità e testando la capacità delle batterie di fornire efficaci e affidabili servizi di rete.
“Le fonti rinnovabili sono per loro natura non programmabili – commenta Giovanni Brianza EVP Strategy, Corporate Development & Innovation di Edison -. L’uso delle batterie permette di immagazzinare l’energia in eccesso prodotta, in questo caso dal sole, rendendola di nuovo disponibile quando ce n’è effettivamente bisogno. Fare innovazione è cruciale, soprattutto in questa fase di sviluppo del sistema energetico, e la sperimentazione di nuove modalità di gestione dell’energia è uno dei pilastri della nostra strategia”.
Indirizzo tradotto da Edison nel “matrimonio” tra fotovoltaico e accumulo di Altomonte, volto a colmare la distanza tra previsioni ed energia realmente prodotta, verso nuove possibilità di partecipazione al bilanciamento della rete elettrica, ancora non del tutto abilitato dall’attuale regolamentazione del Mercato dei Servizi di Dispacciamento.
Il carattere discontinuo della produzione di energia da fonti rinnovabili può essere compensato dai sistemi di accumulo
Visto dall’esterno, il nuovo sistema di accumulo installato in Calabria passa quasi inosservato, in quanto racchiuso in un container di 12 metri di lunghezza e oltre 5,5 tonnellate di peso, composto da 108 moduli di batterie agli ioni di litio e potenza pari a 500 kW. Eppure, nell’innovativo polo di Altomonte si concentrano:
Notevoli cifre alle quali aggiungere il lato smart della gestione dell’impianto cosentino, controllato, sia localmente ad Altomonte sia dalla sede Edison di Milano, attraverso comandi di accumulo o erogazione, oppure abilitando il sistema affinché intervenga automaticamente per ridurre gli sbilanciamenti rispetto al programma di funzionamento del fotovoltaico.
Facendo tesoro di quanto raccolto sul campo, le prestazioni delle batterie vengono inoltre monitorate in tempo reale dai laboratori di Ricerca, Sviluppo e Innovazione di Edison, per ottimizzare i processi di funzionamento e testare le performance dell’energy storage in vista di futuri investimenti rinnovabili.
Ogni ciclo completo dello storage calabrese potrebbe ricaricare 16 auto elettriche