La corsa all’efficienza energetica non si ferma

Dalle decisioni UE alle misure di incentivazione e di sostegno per progetti e interventi mirati nelle Regioni, prosegue lo sviluppo dell’efficienza energetica anche in Italia
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L’efficienza energetica resta un tema di stretta attualità. A partire dalle decisioni istituzionali europee alle misure di incentivazione delle regioni italiane, l’interesse verso questa forma “alternativa” di energia continua a essere forte.

Efficienza energetica in UE, definiti gli obiettivi

L’Europa ha definito i suoi obiettivi di efficienza energetica. Lo ha fatto attraverso il Consiglio UE che ha approvato il pacchetto energia. Esso prevede anche un target sull’energia da fonti rinnovabili: l’Unione Europea punta al raggiungimento dell’obiettivo prioritario di efficienza energetica del 32,5% oltre che ricavare il 32% della sua energia da fonti rinnovabili.

La revisione della direttiva sull’efficienza energetica stabilisce un quadro di misure il cui obiettivo principale è garantire il rispetto degli obiettivi principali dell’UE 2020 e 2030.
Tra gli elementi prioritari della misura si evidenzia l’obbligo di conseguire una quota di risparmio energetico ogni anno tra il 2021 e il 2030 dello 0,8% (0,24% nel caso di Cipro e Malta) del consumo energetico finale annuale e flessibilità per gli Stati membri su come ottemperare a tale obbligo

Efficienza energetica e ISO 50001, l’Italia c’è

Un altro riscontro d’interesse in Europa sull’efficienza energetica lo si può cogliere dai risultati dell’indagine condotta dall’ISO, l’International Organization for Standardization, e i cui risultati sono stati posti all’attenzione da Avvenia, Esco controllata da Terna. Nel continente si è registrato un incremento del numero di soggetti certificati ISO 50001, ovvero in sistemi di gestione dell’energia. Tra il 2016 e il 2017, infatti, le certificazioni sono cresciute del 10%, passando da 17.102 a 19.024. Germania e Francia si pongono sui gradini più alti del podio, ma l’Italia c’è ed è terza, con 857 imprese che hanno ottenuto la certificazione.

Nel nostro Paese l’efficienza energetica cresce anche a livello edilizio. Secondo le stime elaborate dal Cresme, per un documento su richiesta della Commissione Ambiente della Camera, si rileva che gli incentivi fiscali per il recupero edilizio e per la riqualificazione energetica hanno interessato dal 1998 al 2018, 17,8 milioni di interventi, ossia – considerando che le abitazioni sono il principale oggetto degli interventi di rinnovo – oltre il 57% delle abitazioni italiane stimate dall’Istat (31,2 milioni). In vent’anni le misure d’incentivazione fiscale hanno attivato investimenti pari a 292,7 miliardi di euro. Tale documento rileva inoltre come:

“Il dato a consuntivo per il 2017 indica un volume di investimenti pari a 28.106 milioni di euro veicolati dagli incentivi, riconducibili a 3.724 milioni di euro per la riqualificazione energetica e a 24.382 milioni di euro per il recupero edilizio. Le previsioni per il 2018, sulla base delle dinamiche registrate nei primi otto mesi dell’anno, indicano un volume di spesa complessivo superiore ai livelli del 2017, con 28.587 milioni di euro, imputabili per 3.549 milioni di euro alla riqualificazione energetica e per 25.038 milioni al recupero edilizio.”

L’attenzione all’efficienza energetica dalle regioni

Ma anche attraverso progetti e misure attuate nelle regioni italiane il nostro Paese si dimostra attento sul tema. Alcuni esempi confermano questa tendenza.
Per esempio, la Liguria attraverso il progetto EnerSHIFT permetterà di far risparmiare sui consumi energetici più di 3.000 famiglie che vivono in 76 edifici di edilizia residenziale pubblica liguri, consentendo una riduzione dei consumi energetici di almeno il 45% rispetto a quelli attuali. Un progetto che ha ricevuto il “Premio PA sostenibile 100 progetti per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030” al Forum PA 2018.

La formula del progetto punta a migliorare l’efficienza energetici degli stabili senza spese per la Regione e garantendo un taglio delle bollette per i condomini. Si basa sulle ESCo: le società di servizi che vinceranno le gare per la riqualificazione energetica di un edificio residenziale svolgeranno la ristrutturazione ripagandosi con una parte del risparmio energetico ottenuto.

In Sicilia, invece, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha consegnato a fine novembre i decreti di finanziamento delle misure del Por Fesr 2014-2020 per 120 milioni di euro per interventi di efficienza energetica su edifici provinciali, comunali e sulle reti elettriche dell’Isola.

Infine, va segnalato il grande riscontro ottenuto, in Toscana, del bando per garantire efficienza energetica a edifici pubblici finanziati nell’ambito delle azioni previste dalla programmazione dei fondi comunitari Por Fesr 2014-2020. Dopo i primi 8 milioni che hanno finanziato 17 progetti il mese scorso, arriva la seconda tranche da oltre 13 milioni di euro che, scorrendo la graduatoria, andrà a finanziare altri 21 progetti. La forte risposta che ha ricevuto il bando sul territorio ha generato una graduatoria di 266 progetti ammissibili su 295 domande presentate. Il totale di contributi ammissibili è di 97 milioni e 700 mila euro su un investimento ammissibile pari a 176 milioni di euro.

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Andrea Ballocchi

Giornalista freelance, si occupa da anni di tematiche legate alle energie rinnovabili ed efficienza energetica, edilizia e in generale a tutto quanto è legato al concetto di sostenibilità. Autore del libro “Una vita da gregario” (La Memoria del Mondo editrice, prefazione di Vincenzo Nibali) e di un manuale “manutenzione della bicicletta”, edito da Giunti/Demetra.
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