Efficienza energetica nella Pubblica Amministrazione

I piani d’azione per l’energia sostenibile nei comuni Italiani e gli interventi di efficienza energetica
Pubblica amministrazione efficienza energetica

Il 2016 è stato caratterizzato da fattori che hanno influenzato in maniera positiva gli investimenti in efficienza energetica, ci sono però ancora molte possibilità di miglioramento e la strada per raggiungere gli obiettivi di efficientamento è ancora lunga.

Se nel 2016 si è assistito a un rafforzamento della filiera dell’efficienza energetica e una maggiore diffusione della cultura dell’efficienza nel comparto industriale, è necessario evidenziare le criticità che hanno trattenuto il mercato: l’incertezza del quadro normativo, l’attuazione limitata dei piani d’azione per l’energia sostenibile e la scarsa diffusione degli edifici con soluzioni ad alta efficienza (Nzeb).

L’Energy Efficiency Report 2017 – realizzato dall’Energy&Strategy Group della School of Management del Politecnico di Milano – ha analizzato lo scenario complessivo relativo alla Pubblica Amministrazione e i 46 Comuni italiani con più di 100.000 abitanti per valutare il livello di diffusione dei PAES (Piani d’azione per l’energia sostenibile) e il loro stato di avanzamento relativamente all’efficienza energetica.

Da questo è emerso che 38 città hanno aderito al Patto dei Sindaci (movimento europeo che coinvolge le autorità locali e regionali che si impegnano volontariamente a migliorare l’efficienza energetica e promuovere l’installazione di energia rinnovabile) e hanno presentato un PAES.

Il 63% è già nella fase di monitoraggio dei risultati e il 16% ha integrato nei propri obiettivi anche la definizione delle azioni chiave per l’adattamento ai cambiamenti climatici.

L’investimento stimato era di circa 4,9 miliardi di euro per realizzare 300 azioni, ma ne sono state realizzate solo 144 con un investimento di 1,1 miliardi di euro.

efficienza energetica nella pubblica amministrazione

Le città più virtuose sono Milano, Torino e Verona che hanno dimostrato una grande attenzione agli interventi di efficientamento energetico con un approccio che ha reso il PAES un vero e proprio strumento di pianificazione e programmazione per le politiche ambientali della città.

La Pubblica Amministrazione sta approcciando la questione dell’efficienza preferendo numerose azioni a minor costo rispetto a pochi interventi strutturati ma dispendiosi.

Tra gli ambiti di intervento più utilizzati troviamo l’illuminazione pubblica con l’installazione di impianti a led e la riqualificazione energetica degli edifici e l’installazione di pannelli fotovoltaici su proprietà comunali. Restano però spesso escluse le azioni di natura strutturale con un impatto sui consumi che vada oltre la bolletta energetica della sola Pubblica Amministrazione che è legata per il 65-75 % a consumi elettrici e la rimanente parte ai consumi termici.

Report Efficienza energetica 2017

La bolletta energetica – Fonte Report La filiera dell’efficienza energetica

“La propensione dei Comuni italiani verso i PAES sembra essere al momento solo di facciata, senza aggredire in maniera decisa il problema dell’efficientamento energetico. La mancanza di fondi e la ridotta diffusione di meccanismi virtuosi di finanziamento sono alla base di questa situazione. Va tuttavia sottolineato come, almeno sulla carta, vi sia in Italia una pianificazione piuttosto capillare ed estesa di interventi di efficientamento energetico, un patrimonio importante da cui partire” ha sottolineato Vittorio Chiesa, direttore dell’E&S Group della School of Management del Politecnico di Milano.

 

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Vittoria Viazzo

Collaboratrice di Elettricomagazine.it, specializzata nei settori della riqualificazione, rinnovo ed efficienza energetica
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