Raee, nel 2022 raccolta in calo del 6,2%

Prima flessione dopo otto anni consecutivi di crescita per la raccolta dei RAEE, i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche secondo i dati del report del Centro di Coordinamento RAEE

Nel 2022, in Italia, i volumi di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche hanno registrato un calo del 6,2% rispetto all’anno precedente, attestandosi a quota 361.381 tonnellate, ovvero circa 24.000 tonnellate in meno rispetto al 2021. Si tratta della prima flessione dopo otto anni consecutivi di continua crescita.

A tracciare questo quadro è il 15° Rapporto Annuale del Centro di Coordinamento RAEE che ha sottolineato come questo trend abbia interessato in modo trasversale tutte le tipologie di rifiuti tecnologici, anche se con lievi differenze. In linea con il trend generale di calo della raccolta anche il dato medio pro-capite, che si attesta a 6,12 kg per abitante, in flessione del 5,3% rispetto al 2021.

Raee, calo della raccolta più rilevante al nord

Se si analizzano i numeri su base geografica emerge con forza come il nord del Paese registri il calo più importante. In questa macroarea, infatti, i quantitativi complessivi raccolti sono diminuiti dell’8,6% rispetto al 2021, per un totale di 183.881 tonnellate. Tuttavia, sottolinea il report, questo risultato “non incide in alcun modo sul primato in termini di volumi assoluti dell’area, che totalizza oltre il 50% della raccolta italiana, raccogliendo il doppio dei volumi delle restanti zone”.

A registrare, in particolare, la riduzione più contenuta tra le regioni settentrionali è la Liguria che si attesta a -5,7%, mentre il dato più negativo è quello della Valle d’Aosta, dove la raccolta totale cala del 15,1% rispetto al 2021. Quest’ultima regione si conferma la più virtuosa per raccolta pro capite nell’area settentrionale (9,56 kg/ab), perdendo, però, il primato a livello nazionale. Infine, il Piemonte è la regione con la raccolta pro capite più bassa tra quelle dell’area Nord, con 5,78 kg/ab, ma anche quella con una delle flessioni più contenute (-4,8%).

In generale, si legge nel report, nonostante le raccolte pro capite delle restanti regioni settentrionali segnino cali più rilevanti, di fatto riportano tutte un risultato superiore al dato medio nazionale. In particolare, degne di nota sono le performance della Liguria, seconda nella macroarea con 8,3 kg/ab e del Trentino Alto Adige, terzo con 7,69 kg/ab”.

In Centro Italia la raccolta dei RAEE cala del 6,3%

Passando invece al centro Italia, il report sottolinea come in questa zona del Paese, nel 2022, la raccolta si fermi a 80.682 tonnellate, con un calo del 6,3% rispetto all’anno precedente. Tra i dati che concorrono in modo più rilevante a sterminare questa riduzione della raccolta dei RAEE ci sono quelli dell’Umbria (-12,1%) e delle Marche (-7,4%). In maniera speculare, invece, il Lazio con un -5,3% è la regione che può vantare la contrazione più contenuta.

“La Toscana – si legge invece nel report – conferma la leadership dell’area con 8,24 kg per abitante, nonostante un calo del 5,4% rispetto al 2021, e si classifica quarta nel ranking delle prime dieci più virtuose a livello nazionale”.

Al sud la flessione più contenuta

Per quanto riguarda, infine, il sud Italia, il report evidenzia come questa macro-area del Paese registri il calo più contenuto nella raccolta dei Raee, che qui si attesta al -1,1%. Le uniche due regioni in controtendenza, che invece registrano un dato positivo sono la Sicilia, con un +4,7%) e la Puglia, con un +2,7%. “I volumi di raccolta delle restanti regioni meridionali – spiega una nota del Centro di Coordinamento RAEE – sono invece in calo, seppure con contrazioni dissimili, in un range compreso tra il -1,4% della Sardegna e il -11,4% della Basilicata”.

La raccolta media pro-capite rimane, invece, pressoché invariata (+0,2%) e pari a 5,15 kg per abitante, comunque al di sotto del dato nazionale. Si tratta di un dato in controtendenza rispetto a quello registrato nel resto del Paese.

Raccolta Raee, un calo trasversale ai diversi raggruppamenti

Dal report emerge inoltre come il calo della raccolta interessi in modo indistinto tutti diversi raggruppamenti di RAEE, anche se con numeri diversi nelle diverse tipologie di rifiuto. In particolare, il settore con il minor calo è quello R1 – freddo e clima, che vede una diminuzione dello 0,7% e registra una raccolta del 27,4% sul totale, arrivano a quota 98.937 tonnellate. La flessione più rilevante è invece quella della raccolta di R5 – sorgenti luminose, che si è attestata al 9,9%, pari a un calo di 2.444 tonnellate.

Raccolta RAEE raggruppamenti

Per gli R2 – grandi bianchi il dato arriva invece al -9,3%. Questa tipologia di rifiuto vede un calo dei volumi raccolti arrivando a quota 117.472 tonnellate, con una perdita di oltre 12mila tonnellate rispetto al 2021. Secondo il report “il dato è doppiamente significativo se si considera che il raggruppamento è il primo per peso, con un’incidenza percentuale sulla raccolta totale del 32,5%”.

Riduzioni significative sono registrate anche dagli R3 – Tv e apparecchi con schermo e dagli R4 – elettronica di consumo e piccoli elettrodomestici. Se nel primo caso il calo è del 6,7%, pari a 71.035 tonnellate in meno; nel secondo caso invece la diminuzione arriva al 7,5%, con volumi di raccolta che si fermano a 71.494 tonnellate.

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Monica Giambersio

Giornalista professionista e videomaker. Da anni si occupa di energia e transizione ecologica
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