Un grande Piano Paese per il Building 4.0

Serve una vera evoluzione digitale del patrimonio immobiliare: Building 4.0 è la proposta lanciata dal presidente Busetto nel corso dell'Assemblea ANIE
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“Desideriamo ribadire il nostro aiuto e contributo tecnologico alle decisioni in ambito di politica industriale, affinché l’attenzione delle istituzioni non venga a mancare nei prossimi mesi perché dalla crescita della nostra Industria dipende la crescita del nostro Paese. Diamo dunque tutti insieme vigore, forza e concretezza ad un cambiamento tecnologico fondamentale per noi, i nostri figli e la nostra società”. Le parole sono quelle pronunciate da Giuliano Busetto nel corso dell’assemblea ANIE – la Federazione che rappresenta il settore dell’Elettronica e dell’Elettrotecnica all’interno di Confindustria – per ribadire l’impegno delle aziende per un nuovo rilancio in ottica Building 4.0.

In Italia il 60% degli edifici ha più di 40 anni

Guiliano Busetto Assemblea AnieEd essendo il numero uno di ANIE abituato a privilegiare la sostanza rispetto alla forma, anche in occasione dell’assemblea annuale ha presentato un’iniziativa concreta e di grande respiro. “In questo 2019 – ha annunciato Busetto – lanciamo la proposta di un grande Piano Paese per il Building 4.0. Questo perché le nostre imprese sono in grado di offrire soluzioni e tecnologie innovative, prodotti e sistemi nativi digitali, piattaforme tecnologiche che possono contribuire ad elevare il livello qualitativo e prestazionale degli edifici, ricordando che il 60% degli immobili oggi ha più di 40 anni ed è stato costruito secondo normative che non garantiscono i livelli di sicurezza e connettività richiesta agli edifici moderni”.

Il presidente ha poi sottolineato come le nuove tecnologie digitali sono abilitanti per nuovi servizi, dalla prevenzione dei rischi a innovative forme di supporto all’invecchiamento della popolazione e alla disabilità, con modelli di business capaci di coniugare servizi assistenziali e servizi domestici. “Abbiamo lanciato nello scorso anno un’organizzazione trasversale alle nostre quattro Aree tradizionali, denominata ANIE Digitale. Ed è proprio nell’Area dell’Edificio dove ANIE Building Digitale – il gruppo di lavoro aperto alle aziende di tutti i nostri comparti e agli operatori attivi nel mondo dei servizi – mette a fattor comune riflessioni, esperienze, esigenze, e soprattutto soluzioni e proposte per favorire una vera evoluzione digitale del nostro patrimonio immobiliare”.

Building 4.0: rendere obbligatorio l’indicatore digitale per gli edifici

Dati Anie Building 4.0In questo contesto una tappa importante è prevista entro il prossimo mese di ottobre con la presentazione del Libro Bianco “Building Digitale”, che conterrà le prime proposte, tra cui quella di rendere obbligatorio l’indicatore digitale (Smartness Indicator) introdotto dalla nuova Direttiva, che classifica l’edificio per il suo livello di digitalizzazione, e quindi per la sua intrinseca capacità di interconnessione, con il risultato di aumentarne il valore economico.

“La disponibilità di tale parametro – ha spiegato Busetto – consentirebbe ai proprietari di asset immobiliari di differenziare il valore delle soluzioni nelle loro disponibilità e più agevolmente comunicarne al mercato valore ed opportunità. In quest’ottica per tali soggetti potrebbe quindi essere particolarmente efficace una misura quale l’iper-ammortamento, mutuata dal Piano Industria 4.0”. Continuando nel parallelismo con l’industria, nella visione di ANIE va altresì colmato il gap di competenze e di offerta formativa digitale nella filiera, quindi occorre prevedere un analogo meccanismo di credito d’imposta relativo alle spese per la formazione.

Un’altra richiesta importante è quella di estendere all’ambito digitale anche gli strumenti tradizionali (già oggi previsti) quali le detrazioni fiscali per ristrutturazione di immobili e gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica, che negli ultimi anni hanno orientato la domanda delle famiglie verso tecnologie energeticamente efficienti e, in futuro, potrebbero orientare la domanda verso soluzioni digitali che comportano benefici anche in termini ambientali.

“Siamo convinti – ha concluso Busetto – che ANIE possa rappresentare l’interlocutore principale dei ministeri competenti, a fianco di Confindustria, per una proposta articolata che comprenda benefici economici, strutturali, per investimenti sugli edifici esistenti come sulle nuove
realizzazioni al fine di garantire efficienza energetica, sicurezza e connettività, rendendo la tecnologia impiantistica l’elemento premiante nel valore degli edifici”.

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Marco Ventimiglia

Giornalista professionista ed esperto di tecnologia. Da molti anni redattore economico e finanziario de l'Unità, ha curato il Canale Tecnologia sul sito de l'Unità
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