Well unisce green building e benessere delle persone

L’innovativo protocollo di rating immobiliare Well tiene conto della sostenibilità e dell’efficienza degli edifici come del benessere che deriva per l’organismo umano
protocollo well building standard

Frutto di sei anni di ricerca a cura di team multidisciplinari, il nuovo protocollo di rating immobiliare Well, oltre a richiamare altri standard quali LEED (The Leadership in Energy and Environmental Design) e GBCI (Green Business Certification Inc.) per la certificazione degli involucri, la sostenibilità delle strutture e la filiera trasparente dei processi, sposta l’attenzione dalle prestazioni dell’edificio al benessere delle persone e dell’organismo umano. Il Well Building Standard certifica, tramite evidenze scientifiche e analisi di performance, fondate su 7 categorie, la qualità interna degli ambienti e l’influsso di tali parametri sullo status psico-fisico di chi li frequenta, aumentando così valore e rendita dell’immobile.

Ad approfondire questa proficua unione tra green building, efficienza e benessere in edilizia, Rick Fedrizzi, guru statunitense della sostenibilità delle costruzioni, in occasione dell’evento “Il benessere delle persone sarà al centro dello sviluppo immobiliare del futuro”, organizzato il 19 ottobre a Milano da AptaVitae.

I 7 cardini di Well

Il Well Building Standard, lanciato tre anni fa con il supporto della Clinton Global Initiative, prende in considerazione 7 categorie di analisi e certificazione: aria, acqua, alimentazione, luce, fitness, comfort e mente. Criteri la cui importanza è evidenziata anche da una recente ricerca di Harvard, che mostra l’influenza dei metodi di realizzazione degli edifici, per qualunque destinazione d’uso, e dei singoli ambienti, sul benessere dell’uomo:

  • qualità dell’aria e della respirazione possono duplicare le abilità cognitive; 
  • il corretto utilizzo dell’illuminazione migliora comportamento e metabolismo;
  • la gestione delle temperature influisce per il 10% sulle performance lavorative;
  • gli indicatori di stress reagiscano a determinati impulsi cromatici; 
  • il sistema uditivo, se disturbato, peggiora il rendimento professionale del 66%;
  • la sedentarietà è un’importante causa di decesso (6-9%).

Più alto è lo standard di vita degli occupanti – grazie anche all’apporto di tecnologie efficienti e scelte green -, maggiori sono dunque livello di soddisfazione delle persone e, di conseguenza, valore dell’immobile.

Nei luoghi di lavoro, ad esempio, il benessere dei dipendenti si traduce in migliori performance (+21%), minori assenze (-37%) e turnover di personale e competenze, oltre a un più gradevole clima aziendale.

Non finisce qui: secondo l’IWBI (International Well Building Institute), negli Stati Uniti i costi dovuti a stress da ambiente lavorativo arrivano a 300 miliardi di dollari e salgono addirittura a 650 miliardi in Europa.  

Dalle prestazioni dell’edificio al benessere delle persone, le nuove frontiere del rating immobiliare secondo Well

Prestazioni, benessere, valore: Well nello scenario internazionale

Il raggio di azione del protocollo Well spazia dagli uffici agli ospedali, dalle scuole alle abitazioni private, dall’ospitalità al retail. Come nel caso di LEED (con la quale condivide fondatori ed ente terzo certificatore), lo standard Well Building si muove sul doppio binario di traino e spinta al cambiamento del mercato, elevando gli standard prestazionali e dando indicazioni precise di qualità alla filiera del progetto. Il risultato, anche economicamente, è premiante: “Il 66% degli sviluppatori immobiliari internazionali contattati – spiegano dal quartier generale di IWBI – fa ormai rientrare il benessere tra gli elementi di successo del mercato immobiliare, in stretta relazione con la crescita di valore e rendita dell’immobile. Anche gli affitti subiscono un’impennata e un’accelerazione”.

I promotori di Well sembrano sulla giusta direzione, dato che il protocollo già conta sulle adesioni di Real Estate, Delos, Hines, Lendlease, CBRE Group, Shangri-La Industries e Webcor Builder.

Il portfolio conta attualmente 458 complessi immobiliari adibiti a uffici, 88 a residenziale, 19 a retail, 6 a education, 3 a community, 3 a ristorazione e 1 “all in one”. A livello geografico, sono 240 i progetti negli Usa, 108 in Cina, 41 in Australia, oltre 100 in Europa, oltre a 9,3 milioni di metri quadrati in via di certificazione.

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Maria Cecilia Chiappani

Copywriter e redattore per riviste tecniche e portali dedicati a efficienza energetica, elettronica, domotica, illuminazione, integrazione AV, climatizzazione. Specializzata nella comunicazione e nella promozione di eventi legati all'innovazione tecnologica.
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