Massimizzare le ore annuali di produttività, quindi ottimizzare la resa dell’impianto fotovoltaico è la strada migliore da seguire: 1740 h di produttività per un impianto in provincia di Piacenza da 1 MWp invece di una media di 1000 e le 1100 h.
Si tratta di un impianto fotovoltaico a inseguimento composto da 98 inseguitori.
L’impianto, operativo dal 2010 (secondo Conto Energia), è stato progettato prevedendo un inverter per ogni inseguitore, al fine di assicurare il controllo su ogni singola porzione di impianto. Questa soluzione permette di individuare e circoscrivere immediatamente eventuali anomalie e guasti.
Sono stati forniti, quindi, 98 Inverter, 48 KP100L di Omron, con un’efficienza massima del 97,5%, 50 inverter di un altro fornitore con efficienza di conversione istantanea, leggermente superiore (98%).
L’impianto fotovoltaico a inseguimento è stato realizzato con due tipologie di inverter poiché l’azienda non era in grado di fornire la totalità della fornitura: il 2010 è stato l’anno del boom delle installazioni di impianti fotovoltaici.
L’impianto progettato e realizzato da Tredi Elettronica può essere considerato un modello poiché è possibile analizzare le prestazioni di soluzioni diverse. A distanza di 5 anni, gli inverter Omron assicurano una produttività annuale superiore del 5% rispetto alla sezione di impianto. Il titolare sta pensando di sostituire man mano gli inverter non Omron con i KP100L, che hanno una produttività annuale decisamente maggiore
I risultati sono dovuti a due caratteristiche del KP100L:
740 h di produttività per un impianto in provincia di Piacenza da 1 MWp
“Siamo molto soddisfatti di Omron non solo per la tecnologia di qualità ma anche per un servizio di assistenza post-vendita efficace. L’inverter è il cuore dell’impianto fotovoltaico, e negli impianti a inseguimento è sollecitato per molte ore al giorno. In caso di guasto Omron ha risposto rapidamente e gli inverter sono sempre rientrati in funzione entro 2 o 3 giorni” sottolinea Daniele De Gasperi progettista e proprietario dell’impianto.
“Non possiamo negare che gli interventi sugli incentivi abbiano modificato la resa dell’investimento. Noi abbiamo un impianto progettato con attenzione e questo permette di mantenere una certa redditività. La scelta di progetto di un impianto a inseguimento, e l’avere equipaggiato ciascuna struttura con un inverter dedicato è stata vincente: in caso di guasto di un elemento si ha un calo di produzione del solo 1%, sempre risolto in pochi giorni” conclude Daniele De Gaspari.