

I 7,55 Mtep di risparmi derivano dalla maggiore efficienza ottenuta con il meccanismo dei Certificati Bianchi (3,4 Mtep), dall’introduzione di standard minimi di prestazione energetica (2,4 Mtep), dagli incentivi nei trasporti (0,9 Mtep) e dagli ecobonus (altri 0,9 Mtep).
Un percorso quello italiano che, rispetto a quanto fissato dal Piano d’Azione per l’Efficienza Energetica 2014, ha portato il nostro Paese a superare il 20% dell’obiettivo di efficienza previsto per il 2020, con il residenziale e l’industria tra i settori più virtuosi, mentre significativi risparmi potrebbero arrivare dall’agrifood, con la lotta agli sprechi alimentari, il cibo a “km zero” e le tecnologie ad alta efficienza nella grande distribuzione (sistemi refrigeranti e illuminazione) e nella logistica.
Fra le novità del 4° Rapporto, i risultati di un’indagine Enea/Confindustria che evidenzia come oltre il 33% delle imprese intervistate intenda investire in efficienza energetica nei prossimi tre anni, anche se oltre il 90% del campione chiede meno burocrazia, semplificazione normativa e un quadro finanziario più stabile.
In occasione della presentazione del Raee 2015, è stata annunciata anche la 2a edizione degli Stati Generali dell’Efficienza Energetica promossi da Enea, che si terranno il 16 ottobre a Verona in concomitanza con Smart Energy Expo e nel corso dei quali verranno avviati nove tavoli di consultazione nazionale su altrettanti settori, con un focus internazionale sull’agroindustria.